AS Roma

Ricostruire unica via

Nel post Atalanta-Roma, De Rossi è stato chiaro sulle qualità di questa squadra. C’è sicuramente una buona base, ma il gruppo è pronto a cambiare volto

(GETTY IMAGES)

PUBBLICATO DA Andrea Di Carlo
14 Maggio 2024 - 08:21

La premessa è necessaria, quanto doverosa: la stagione della Roma non è affatto finita. Ci sono 180 minuti da onorare e 6 punti da prendere a tutti i costi, sperando che gli incastri di coppa possano regalarti l’accesso alla prossima Champions League, un po’ come se il vicino di casa ti regalasse un gratta e vinci in grado di mandarti in cassa a riscuotere il premio. Oppure sarà nuovamente l’Europa League la dimensione europea con la quale questa squadra tornerà a misurarsi. Ma, al netto di quello che sarà il palcoscenico sul quale si esibirà, adesso la Roma  e il nuovo ds (se non chiediamo troppo) hanno l’obbligo di mettersi seduti attorno ad un tavolo, mettendo al centro del progetto le idee e le richieste del suo allenatore, cercando di rendere il tutto il più sostenibile possibile. E il lavoro da fare, sulla carta, è davvero tanto.


Tra i pali
La certezza è una e una soltanto: Mile Svilar. Presente e futuro della porta giallorossa. Attente valutazioni andranno fatte su Rui Patricio, se sarà pronto ad accettare un rinnovo da secondo o se vorrà salutare e provare a giocare da protagonista altrove. A quel punto un portiere sarà inserito nella lista di mercato. Boer sembra destinato a rimanere e crescere.


Folla al centro, guai sui lati
Cinque centrali, due in prestito e uno da valutare con molta attenzione. Le certezze si chiamano Mancini e Ndicka, Llorente va verso la conferma mentre Huijsen farà rientro alla Juventus. Da approfondire il discorso relativo a Smalling: scarse le certezze di natura atletica per un calciatore che sembra arrivato ad un punto di logorio fisico. Servirà almeno un centrale per completare il reparto. Sulle fasce sarebbe da fare quasi tabula rasa: Kristensen non verrà riscattato, Karsdorp accompagnato alla porta e su Celik si ascolteranno offerte. Dall’altra Spinazzola è in scadenza, mentre De Rossi ha deciso di riscattare Angeliño, giocatore che tatticamente e tecnicamente lo intriga molto. Qui serviranno più innesti, gente di gamba e di passo, soprattutto di qualità nella fase di assist e finalizzazione. Il vero tallone d’Achille deve diventare alla svelta uno dei punti di forza della Roma di De Rossi.
In mezzo al campo
Discorso molto complesso nel cuore della mediana, dove le certezze si chiamano Cristante, Paredes e Pellegrini. Ma per caratteristiche manca comunque qualcosa, mezzali di passo in grado di fare da collante tra i reparti. A Leo la cabina di regia, a Lorenzo leadership e inventiva, il soldato Bryan rischia di essere insidiato dai nuovi arrivi.
Ma dove urge intervenire è sule tema delle alternative. Bove rimarrà, ma da lui ci si aspetta altro rispetto all’anonimo finale di stagione, Renato Sanches tornerà in Francia, destino probabile anche per Aouar che non ha convinto affatto. Occorrerà cambiare pelle alla mediana per reggere il ritmo di certe gare.
A caccia dei gol
Il nodo centrale è Lukaku: difficile la sua permanenza, se non con la via del rinnovo del prestito. Discorso diverso per Dybala: la sua gestione rimarrà molto simile, ma servirà qualcuno in grado di sostituirlo degnamente quando sarà out. Baldanzi e El Shaarawy destinati a rimanere, Azmoun invece a breve farà ritorno a Leverkusen dal Bayer campione di Germania. Infine Abraham: De Rossi dovrà scegliere se puntare ancora di lui, oppure si ascolteranno offerte. C’è tantissimo lavoro da fare: a chi verrà, un sincero in bocca al lupo.

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