Altro che deadline: i conti migliorano e le plusvalenze non preoccupano
L’accordo con la Uefa c’è, ma non servirà cedere molto entro il 30 giugno 2024
I conti della Roma sono in miglioramento e questa non è una novità. Già il precedente bilancio, presentato in Camera di Commercio a dicembre scorso e relativo all’esercizio chiuso al 30 giugno 2023, raccontava di ricavi in aumento e costi in diminuzione, al netto di un indebitamento crescente sì, ma rivolto più che altro verso l’azionista di maggioranza - il gruppo Friedkin. Una situazione che vi avevamo già raccontato alla fine del 2023 e che, da quel momento, è migliorata ancora, con l’inserimento dell’incasso - da 25 milioni in due stagioni - legato all’accordo con il main sponsor Riyadh Season e i risultati del botteghino.
Un andamento positivo che ritocca le prospettive rispetto a quella che, fino a qualche tempo fa, veniva considerata come la deadline entro la quale effettuare cessioni a più non posso: il 30 giugno. Si era parlato di 30, 35 o 40 milioni di plusvalenze da registrare entro la fine del mese prossimo, ma l’operato del club ha permesso di diminuire, se non abbattere, questa soglia da raggiungere per rientrare nei paletti fissati dall’Uefa nel Settlement Agreement firmato con la Roma. Essendo l’esercizio ancora in corso, non è possibile fissare l’obiettivo con certezza - nei prossimi giorni potrebbero arrivare dati più mirati -, ma dentro Trigoria non escludono addirittura che il futuro direttore sportivo - Ghisolfi o chi per lui - possa permettersi il lusso di non essere costretto a cedere entro la fine di giugno.
Non è da trascurare poi il fatto che un anno fa, di questi tempi, i Friedkin accettarono di pagare una multa all’Uefa, decurtando l’importo dai ricavi derivati dal rendimento sportivo nelle coppe europee, pur di non costringere l’allora gm Pinto ad accettare esagerati compromessi in sede di trattative o svendere calciatori.
Una situazione che si delineerà nei prossimi giorni, ma che prefigura una certa libertà di manovra assicurata al dirigente che si occuperà di calciomercato, alla quale va aggiunta la fine del transfer balance in vista della presentazione della “Lista A” della prossima competizione Uefa. Champions o Europa League che sia. Una differenza che, certo, farà comunque tutta la differenza del mondo.
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