AS Roma

L'ultima vera finale: in palio la Champions

Quattro mesi in apnea per De Rossi, oggi si decide il futuro

De Rossi durante l'allenamento di ieri

De Rossi durante l'allenamento di ieri (GETTY IMAGES)

PUBBLICATO DA Daniele Lo Monaco
12 Maggio 2024 - 07:00

L’ultimo sforzo per l’ultima finale. A questo somiglia la sfida di questa sera con l’Atalanta (calcio d’inizio ore 20.45, telecronaca esclusiva su DAZN, radiocronaca obbligatoria su Radio Romanista), non l’ultima giornata di campionato, non l’ultima partita decisiva ai fini del piazzamento che potrebbe garantire l’accesso alla prossima Champions League, ma sicuramente l’ultimo impegno di altissimo livello per una Roma che dall’arrivo di Daniele De Rossi ha sostanzialmente giocato solo finali. In apnea. Ciò che è accaduto nell’ultimo periodo è però qualcosa di mai visto, almeno a mettere in fila il valore delle avversarie affrontate con una buona disinvoltura dalla squadra giallorossa. 

“Buona disinvoltura”, sì, è questa  l’espressione che ci sembra più centrata per definire il filotto di risultati che si sono succeduti dal doppio confronto con il Milan ai quarti di finale di Europa League, passando per le gare di campionato con Bologna, Napoli e Juventus (senza dimenticare il derby vinto con la Lazio che ha fatto partire questo filotto di sfide), il doppio appuntamento di Udine con lo sforzo finale dei venti minuti da giocare in una settimana già molto impegnativa, per finire poi al doppio confronto con il Bayer Leverkusen che ha sancito l’eliminazione dall’Europa League al penultimo atto. Sono arrivate entusiasmanti vittorie, accettabili pareggi e qualche comprensibile sconfitta, quella con il Bologna in campionato a cui si potrebbe porre rimedio proprio stasera vincendo a Bergamo, e quella in casa con il Bayer Leverkusen a cui si è tentato di porre rimedio giovedì alla Bayarena, con la disillusione bruciante del miracolo svanito per un autogol beffardo a pochi minuti dei supplementari. Sì, è un buon ruolino che stasera si potrebbe chiudere in bellezza o che si potrebbe in qualche modo sporcare in quello che si preannuncia come un vero spareggio per il quinto posto (sperando che una vittoria in Europa League dell’Atalanta allarghi a sei il numero di squadre coinvolte). Difficilmente in ogni caso i romanisti tiferanno per Gasperini a Dublino, semmai trarranno consolazione dalla sconfitta del Bayer, per il risarcimento di quanto sembrava dovuto.  

Sotto a chi tocca, insomma, che si tratti della squadra più forte di Germania e forse addirittura d’Europa, o di quella che in questo momento con il Bologna è ovviamente la più celebrata squadra italiana dopo l’Inter, l’Atalanta di mister simpatia Giampiero Gasperini. Sul valore dell’allenatore sono davvero in pochi a nutrire i dubbi, ma sono anche pochi quelli che sono pronti a giurare sulle qualità umane del tecnico. Nessuno di noi dovrà andarci a cena, quindi il problema non si pone, ma se si fosse risparmiato tra le tante frasi inutili della sua vita quella in riferimento al codice giallo di Ndicka, sarebbe stato davvero meglio per tutti. I bookmakers vedono pronostico chiuso: vincerà l’Atalanta. Ma a questo ormai i romanisti sono abituati. Sarebbe bello invece tornare con una vittoria, darebbe la quasi piena certezza di aver raggiunto il traguardo fissato ad inizio stagione, ovviamente a patto di onorare poi le residue sfide con il Genoa in casa e ad Empoli nell’ultima giornata. Sarebbe una soddisfazione dai mille colori. Da codice giallorosso.

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