Andrich e il cattivo presagio della moglie: "Non voglio che giochi a Roma"
Il centrocampista del Bayer Leverkusen: "La Roma ha cambiato modo di giocare. Inevitabile che venga in mente l'eliminazione dell'anno scorso, ma in campo non ci penserò"
Roma e Bayer Leverkusen sono pronte a darsi battaglia nell'andata delle semifinali di Europa League. Le due squadre tornano ad affrontarsi ad un anno dal confronto vinto dalla Roma che mandò i giallorossi a Budapest, in finale. Il centrocampista del Leverkusen Robert Andrich (che lo scorso anno riportò la frattura al metatarso sinistro proprio in questa sfida) ha parlato al sito tedesco Kicker.de. Queste le sue parole:
"Non puoi impedirti di ripensare a quel giorno, soprattutto quando sei lì. È del tutto umano e del tutto normale. Non credo che ci penserò nemmeno durante la partita. Mia moglie ha detto: 'Non voglio che giochi a Roma. Cattivo presagio'. Ma questo non sarà un problema. Progredire adesso non significherebbe solo arrivare in finale, ma sarebbe anche una piccola soddisfazione, anche se lo stile di gioco della Roma è un po' cambiato.
Quella sconfitta contro la Roma è stata brutalmente dura, ma allora avevamo giurato a noi stessi che avremmo fatto il passo successivo la prossima stagione. Questa è stata la nostra motivazione dopo quest'eliminazione molto dolorosa. Secondo il motto: Quest'anno faremo meglio per andare avanti e ora abbiamo la possibilità di farlo. Naturalmente è una grande motivazione farlo quest'anno. Ma sarebbe sbagliato entusiasmarsi. Questo però non mi preoccupa. I ragazzi sono pronti, i ragazzi hanno sicuramente voglia di vendetta. Ma ce la faremo da squadra, per non lasciarci trasportare troppo".
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