Riecco il nemico Fritz
Col Bayer il 40º incrocio con una tedesca: 30 nelle competizioni Uefa, 9 in Coppa delle Fiere. Con questa il Leverkusen diventerà la più affrontata. Contro Colonia e Bayern ruggiti e poesie dalla Sud
Notti di sogni, di coppe e di campioni. Ma anche di boati che fanno tremare il mondo. O di cori infiniti che lo stupiscono. Notti di sonore batoste viziate dai sospetti, di epiche rimonte, di gol che spalancano le porte alla leggenda. C’è un compendio di ogni emozione legata al calcio nelle sfide fra la Roma e le squadre tedesche, che iniziano 65 anni fa contro l’Hannover nel 1958-59 e con il Bayer arriveranno a quota 40, quando diventerà proprio quella di Leverkusen la più affrontata: sei volte finora, come il Bayern Monaco e una in meno del Colonia, che in questi incroci evocano bagliori accecanti di tifo. Sei precedenti relativamente recenti con le “Aspirine”, tutti nel terzo millennio, tutti col marchio dei giocatori nati romanisti. Nemmeno a dirlo, comincia Totti: punizione e gol con deviazione di Berbatov, prima assegnato al giallorosso, poi decretato autogol ma a lungo reclamato dal Dieci. Stagione non felice però, quella dei 4 allenatori: anche la Champions ne risente e arriva l’unica sconfitta nella serie col Bayer. Poi il rocambolesco 4-4 con la prima doppietta europea di De Rossi nel 2015. Infine il gol di Bove l’11 maggio 2023 che ha schiuso l’accesso a Budapest. La sfida di Leverkusen del prossimo 9 maggio porterà il computo a otto, elevandola a nuova classica sull’asse Roma-Germania.
Non ci si deve spostare molto per sfogliare l’album dei ricordi dell’avversaria più incrociata: a meno di 10 chilometri dalla città resa nota dal colosso farmaceutico c’è Colonia, duemila anni di storia e un feeling con la Capitale nato già allora, poi rinverdito nel 1960-61, stagione trionfale proprio in Europa. Sulla strada che porta alla vittoria della Coppa delle Fiere c’è il club della Renania, eliminato allo spareggio dopo una vittoria ciascuno. Tre anni dopo i tedeschi ottengono la rivincita, ma il match che passa alla storia è l’8 dicembre 1982. Altra stagione di grazia, stavolta in Italia. Quella sera la Sud avverte: «Non passa lo straniero» e la Roma le dà ragione, eliminando in rimonta la squadra asse portante della nazionale. Il boato al gol di Falcao è un ruggito che fa tremare il mondo. Per farlo rimanere estasiato devono passare oltre due anni: in un piovoso pomeriggio di marzo del 1985 Conti e compagni sono chiamati al miracolo contro il fortissimo Bayern di Matthaeus: l’impresa non riesce, ma l’ininterrotto “Que serà serà” della Sud è da brividi per tutti, tedeschi compresi. Coi bavaresi ci saranno altri incroci: dalla fantastica rimonta del 2010 alla debacle del 2014, ma nessuno avrà più quel sapore agrodolce di struggente malinconia da fine di un ciclo d’oro e orgoglio di popolo. Le nostre notti però hanno ripreso a essere magiche nel frattempo. E lo ha scoperto anche l’ultima tedesca affrontata. Che poi è anche la prossima.
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