Avanti senza Lukaku
Il belga non ha recuperato dall’infortunio muscolare: con lui fuori è più difficile. Un pareggio e 4 ko in totale, ma con l’Udinese, malgrado l’assenza, è arrivata una vittoria d’oro
La spallata a Gabbia ha dato i suoi frutti, ma ha tolto anche qualcosa alla Roma. Perché se da una parte è servita a Dybala per realizzare quella perla col Milan in Europa League, dall’altra ha portato noie a Lukaku. Un problema al flessore, dovuto allo sforzo fatto per rialzarsi in corsa, sterzare e cercare un compagno in area. Big Rom ha già pagato il suo atto d’amore: non ha potuto aiutare la squadra nel match col Bologna e nel recupero con l’Udinese, terminati rispettivamente 1-3 e 2-1. Coi rossoblù Abraham, sostituto del belga, non ha inciso; Azmoun ci ha provato e ci è riuscito, senza però risultare decisivo. Discorso diverso per quanto riguarda la sfida contro i friulani. Il numero 90 ha sì aiutato la sua squadra nei primi 72’ del Bluenergy Stadium, mettendo tra l’altro a segno il momentaneo 1-1; ma nei restanti 18’, i giallorossi non hanno potuto contare su di lui, portando comunque a casa, con le unghie e con i denti, una preziosa vittoria
La sua assenza ha già influenzato negativamente. Ad esempio nelle prime tre gare stagionali: quando la Roma ha affrontato la Salernitana e il Verona non era ancora sbarcato nella Capitale e la vittoria non è arrivata; col Milan, invece, è entrato a partita in corso, cercando di incidere (i giallorossi hanno poi segnato l’1-2 mentre Big Rom era in campo). Ma non sono le sole volte. Lukaku è infatti mancato all’appello al Dall’Ara, nella sfida d’andata col Bologna, e in Europa League contro il Brighton. Risultati: 0-2, 0-1. Due ko, nessun gol segnato. Tutto (o quasi) si è ripetuto lunedì pomeriggio. Sommariamente, senza Romelu in campo sono arrivati un pareggio e quattro sconfitte. Anche una vittoria, se si considerano i 18’ di Udine come una gara a sé stante. Se invece si tiene conto delle volte in cui è subentrato, il dato migliora un po’. Le partite sono quella col Milan di inizio campionato, appunto, e il 3-2 al Torino; in quell’occasione la Roma stava già vincendo, ma il belga ha contribuito nello sviluppo del risultato cooperando con Dybala e servendogli l’assist del momentaneo 3-1. Per il resto, la centralità di Lukaku è evidente. Sia quando ci mette la firma, sia quando fa l’altruista.
Il discorso non è ristretto solo a gol, non gol o ai risultati raggiunti con lui sul rettangolo di gioco. C’è anche il tempo trascorso in campo da prendere in considerazione. Mou e De Rossi hanno puntato fortemente su di lui ed è infatti tra i giocatori più utilizzati in stagione con 3.494 minuti. Anche col Napoli non sarà presente e, come confermato da DDR, l’ipotesi del doppio attaccante con Abraham e Azmoun è al vaglio. Un bel grattacapo per il tecnico, ma le soluzioni ci sono eccome. Anche senza Lukaku, la Roma vuole i tre punti.
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