L’Olimpico non cede alle avversità. E protesta con la Lega
Delusione sugli spalti per la sconfitta. Battaglia con il sistema dentro e fuori dallo stadio: Casini e Lotito nel mirino
La battuta d’arresto si sente tutta. L’unica a non arrendersi è la curva Sud che inizia e finisce cantando e comprende lo sforzo della squadra nel pomeriggio umido dell’Olimpico, divenuto gelido per il risultato finale di Roma-Bologna, per certi versi inaspettato ma che matura nelle condizioni più preventivabili: una Roma figlia del regalo al Milan di Marciniak appare subito poco brillante. Il pubblico spinge e capisce ma c’è ben poco da fare con un avversario pimpante e organizzato come la squadra allenata Tiago Motta. In 63.850 anche di lunedì, anche nell’orario “infame” per chi lavora (a Roma, in una giornata in cui cade anche un po’ di pioggia) delle 18.30. «Lode a te», la Roma ricorda Dino Viola nel giorno del suo compleanno, poi un minuto di raccoglimento iniziale alla memoria di Mattia Giani, calciatore di Eccellenza toscana scomparso il 14 aprile scorso e legato a Mancini. «MMDCCLXXVII Auguri Urbe Nostra!», scrive la Sud prima dell’inizio della gara per celebrare il compleanno della Capitale.
Sommerso di fischi mai come stavolta l’inno della Serie A, dopo le polemiche per la mancata accoglienza delle richieste della Roma per il recupero si Udinese-Roma in vista della gara col Leverkusen. Anche per questo sono tornati i cori la Lega prima del fischio d’inizio.
Dopo la protesta ufficiale del club e le parole di De Rossi arriva anche la protesta dei tifosi romanisti per il caso-calendario: «Tutto il resto non ha valore, l’importante è assecondare le squadre del nord e il vostro “senatore”», firmato Curva Sud. È lo striscione apparso fuori dall’Olimpico prima del match. Non solo i gruppi organizzati del settore caldo del tifo giallorosso, ma anche Airc e Utr hanno fatto sentire la propria voce con uno striscione esposto in Tribuna Tevere: «Con la Roma contro ogni ingiustizia». E poi, sempre in Sud, un altro striscione contro questa Lega: «Con Casini e Lotito tra qualche anno giochiamo con calzini e infradito».
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