AS Roma

Senza sosta e senza fiato: un altro spareggio per DDR

Roma e Bologna sono le squadre che hanno fatto meglio dopo l’Inter dal 16 gennaio

De Rossi in allenamento a Trigoria

De Rossi in allenamento a Trigoria (GETTY IMAGES)

PUBBLICATO DA Daniele Lo Monaco
22 Aprile 2024 - 07:00

Di tutta - l’ennesima - conferenza stampa da gustare l’unico aspetto un po’ controverso è stato quando Daniele De Rossi, dopo averne demolito l’essenza, ha confessato di aver un buon rapporto con Lotito. Se esistono due persone agli antipodi - per eleganza, cultura, conoscenze calcistiche, carisma, buon senso, proprietà di linguaggio, spessore caratteriale, profondità di pensiero, affidabilità, autorevolezza, empatia, onestà intellettuale (e non solo), credibilità... - sono proprio il presidente della Lazio e l’allenatore della Roma. Ma lui - Lotito - ama confrontarsi solo con i suoi pari, per questo il parallelo non ha molto senso. Un “pari” di Lotito del resto non esiste, per fortuna: uno ce n’è e l’hanno vinto loro. Pazienza. Ci teniamo la curiosità sul buon rapporto con De Rossi che ieri intanto, alla domanda sull’infelice uscita del senatore sulla discutibile (per lui) gestione dell’infortunio di Ndicka, ha replicato in maniera netta, rimettendoselo in tasca. Per il resto si è concentrato sui temi dell’ennesima vigilia delicata, visto il confronto di oggi con il Bologna (stadio Olimpico, calcio d’inizio ore 18.30, telecronaca esclusiva su Dazn, radiocronaca obbigatoria su Radio Romanista).

Sarà l’ennesima finale da giocare, in palio stavolta il posto d’onore dietro le tre squadre a strisce, due delle quali per loro fortuna avevano accumulato un certo vantaggio nella prima parte della stagione, quando il Bologna non aveva ancora piena consapevolezza dei propri mezzi e la Roma era invece sull’altalena della gestione Mourinho. I quattro punti di distanza in classifica (sono 4 adesso, ma manca nel conto il completamento della partita di Udine, giovedì) si spiegano essenzialmente con la vittoria dell’andata dei ragazzi di Motta, contro una Roma sfiduciata e priva di Dybala e Lukaku. Oggi mancherà solo Big Rom e pure questo è un altro bel vantaggio per il Bologna. Da quando è arrivato De Rossi, invece, hanno fatto praticamente gli stessi punti: 27 loro, 26 noi con una partita in meno. Meglio solo l’Inter: 32. Questo per dire che tre squadre volano da gennaio ad oggi, una ha praticamente vinto il titolo (forse già oggi l’incoronazione), le altre due si affronteranno all’Olimpico. Una però ha avuto nove giorni per prepararsi appositamente, l’altra è reduce da uno sforzo davvero significativo, quello occorso giovedì per eliminare il Milan giocando praticamente in dieci. Potrebbe essere un fattore decisivo anche se la spinta dell’Olimpico può indubbiamente fornire ai giallorossi qualche energia in più. E in caso di vittoria, la Roma diventerebbe ufficialmente la squadra migliore dopo l’Inter nel rendimento conseguito dal giorno in cui Daniele De Rossi è atterrato sul pianeta giallorosso.

I bookies danno favoriti i padroni di casa (2,35 la media per la vittoria casalinga, 3,20 per quella corsara), mentre la tradizione recente nei confronti all’Olimpico vede chiaramente la Roma in vantaggio: nelle ultime nove esibizioni al Foro Italico i rossoblù hanno vinto una volta sola, 8 febbraio 2020, alla vigilia del lockdown che spaventò il mondo intero. Per il resto 6 vittorie romaniste e due pareggi. Il Bologna gioca bene, ma quanto a fascino degli allenatori non temiamo confronti.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

CONSIGLIATI