Il Re di coppa ora punta quota 300: Lukaku sfida il Diavolo
Ad Udine la rete numero 299 di Romelu con i club. Ora affronta il Milan a caccia della cifra tonda
Non c’è duecentonovantanove, senza trecento. Forse non era proprio così il detto, ma è così che vuole riadattarlo e interpretarlo Romelu Lukaku domani sera, quando ancora una volta guiderà l’attacco della Roma, nel ritorno dei quarti di finale di Europa League contro il Milan, in uno Stadio Olimpico pronto ad accogliere circa 65.000 spettatori. C’è da completare il lavoro iniziato una settimana fa a San Siro, quando è bastato il colpo di testa di Mancini a far pendere dalla parte giusta i primi 90 minuti della doppia sfida. Per farlo, come detto, De Rossi si affiderà ancora una volta al belga, che dopo il gol di Udine nella gara ancora da finire, va a caccia di un altro traguardo nella sua carriera già ricca di record.
Il colpo di testa al Bluenergy Stadium, infatti, ha rappresentato il gol numero 299 di Lukaku con le maglie dei club - spalmati tra Anderlecht, West Bromwich, Everton, Manchester United, Chelsea, Inter e Roma - e il diciannovesimo timbro stagionale per Big Rom - primo marcatore della rosa romanista. Una rete importante, da centravanti vero, che ha spezzato un digiuno lungo un mese - il suo ultimo acuto risaliva a Roma-Brighton, del 7 marzo scorso. Spesso criticato, quasi inspiegabilmente visti i suoi numeri, Romelu aveva un po’ rallentato dal punto di vista realizzativo negli ultimi tempi, pur mantenendo sempre alto il livello delle sue prestazioni.
Proprio dopo il match d’andata contro il Milan, infatti, De Rossi aveva speso parole al miele per il suo numero 90, definendo quella di Milano come la “miglior partita di Romelu da quando sono qui”. Pur non avendo molte occasioni a disposizione, infatti, Lukaku non ha mai fatto mancare la sua disponibilità nei confronti della squadra, che lo considera sempre più come punto di riferimento e di appoggio nella costruzione della manovra.
Gli attaccanti però vivono di gol e la speranza, per DDR e per tutti i romanisti, è che il colpo di testa di Udine abbia risvegliato il killer instinct del belga.
Domani torna l’appuntamento con l’Europa League, torneo che rappresenta il giardino di casa per Lukaku, già a quota 7 reti in quest’edizione - secondo solo ad Aubameyang del Marsiglia, che con 3 rigori è a quota 10 - e al nono posto dei marcatori all-time della competizioni con i suoi 27 gol. È lui il vero re di coppa, in grado di trascinare la Roma, prima di Mourinho e ora di De Rossi, verso il sogno rappresentato dalla finale di Dublino. Proverà a farlo anche domani sera, sfidando il Milan a cui ha già segnato 5 gol - tutti nei derby con l’Inter - e che ha segnato il suo battesimo romanista il 1° settembre scorso.
Segnare per passare il turno, alimentare il sogno della Roma e, allo stesso tempo, rendere un po’ più fattibile il suo desiderio di rimanere nella Capitale. Romelu si trova bene a Trigoria e vorrebbe proseguire qui nella prossima stagione, soprattutto in caso di qualificazione in Champions. Resta però, ovviamente, l’ostacolo, non trascurabile, del riscatto dal Chelsea fissato la scorsa stagione a 43 milioni di euro. Il club londinese ha necessità di registrare più di 100 milioni di plusvalenze entro il 30 giugno e difficilmente aprirà ad un rinnovo del prestito. Le vie del mercato, però, sono infinite e i soldi della nuova e ricchissima Champions aiuterebbero a trovare tragitti alternativi.
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