AS Roma

A San Siro quarto clean sheet consecutivo. Non succedeva dai tempi di DDR capitano

Il reparto arretrato finalmente al completo e l’exploit di Svilar sono solo alcuni dei motivi dietro alla solidità difensiva giallorossa

Mile Svilar tra i pali

Mile Svilar tra i pali (GETTY IMAGES)

PUBBLICATO DA Lorenzo Latini
13 Aprile 2024 - 08:30

Erano sette anni che la Roma non infilava un filotto di quattro gare consecutive senza subire gol: sei anni e mezzo, per l’esattezza, dato che per ritrovare una statistica simile bisogna andare indietro nel tempo fino all’ottobre del 2017. All’epoca in panchina sedeva Eusebio Di Francesco, che da poco aveva preso il posto di Luciano Spalletti: tra i pali era esploso Alisson, che di lì a poco sarebbe diventato il miglior portiere al mondo, e i centrali di difesa titolari erano Manolas e Fazio, ora riunitisi a Salerno; sulle fasce Florenzi e Kolarov, ma a proteggere la difesa e a impostare l’azione c’era sempre lui, Daniele De Rossi. Ora siede in panchina, all’epoca invece era alla prima stagione da capitano designato dopo il ritiro di Francesco Totti. DDR e compagni, quell’anno, tra il 22 e il 31 ottobre vinsero quattro partite di fila senza subire gol tra campionato e Champions League: in Serie A tre successi per 1-0 contro Torino, Crotone e Bologna, quindi il capolavoro di Halloween contro il Chelsea di Conte, schiantato 3-0 allo Stadio Olimpico. A differenza di allora, stavolta i giallorossi di De Rossi allenatore hanno raccolto tre successi e un pareggio: lo 0-0 di Lecce è stata una battuta d’arresto evidente, ma ha confermato l’imbattibilità di Svilar dopo il successo per 1-0 contro il Sassuolo prima della sosta. Anche stavolta, come nel 2017, tre vittorie sono arrivate “di corto muso”, come direbbe Allegri: quella contro i neroverdi, poi il derby e giovedì l’andata dei quarti di Europa League.

A San Siro Svilar ha ottenuto il nono clean sheet in 20 presenze stagionali, il sesto da quando in panchina c’è De Rossi. L’esplosione del serbo è senza dubbio uno dei fattori che ha permesso di mantenere la porta inviolata per 413’ finora: e non si tratta soltanto delle parate compiute, ma anche della sicurezza che ha trasmesso all’intero reparto. La difesa, dal canto suo, ora può contare su uno Smalling ritrovato, su uno Llorente in grande spolvero, su un Mancini in stato di grazia e sui preziosissimi Ndicka e Huijsen. Il reparto che tanto ha patito a inizio stagione ora è al completo, ma soprattutto con DDR sembra aver trovato un equilibrio che gli permette di soffrire meno rispetto al passato.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

CONSIGLIATI