Dedizione e sacrificio: ecco i segreti del Faraone
El Shaarawy è stato l’interprete perfetto per il capolavoro tattico di De Rossi contro il Milan
Determinazione, dedizione e sacrificio, tre caratteristiche che da tempo caratterizzano Stephan El Shaarawy. La determinazione ha a che fare con la forza e l’energia, mentre la dedizione è una questione di cura, di attenzione e di offerta di sé e questo forse è ciò che lo caratterizza maggiormente. Nei quarti di finale di andata di Europa League contro il Milan, Elsha ha dato prova dell’ennesima prestazione da protagonista assoluto. Una delle novità tattiche che ha sorpreso i rossoneri e Stefano Pioli, è stata sicuramente quella del Faraone schierato largo a destra nella linea a quattro di centrocampo, un ruolo inedito per lui, soprattutto in una fascia che non è di sua competenza. Un capolavoro tattico da parte di Daniele De Rossi, ma ben riuscito anche grazie agli interpreti, con El Shaarawy che ha aiutato e collaborato molto insieme a Celik e Cristante soprattutto in fase di non possesso, andando spesso in marcatura a uomo su Theo Hernandez e Leao. Un lavoro che non è nelle corde di un calciatore offensivo come lui, ma che è stato interpretato e svolto alla perfezione grazie al sacrificio, senza mai rinunciare anche ai compiti in fase offensiva. Il Faraone è stata la vera spina nel fianco del Milan in entrambe le fasi di gioco.
I dati di giovedì al Meazza
Le statistiche mettono in evidenza il doppio lavoro svolto da El Shaarawy: in fase difensiva ha effettuato due contrasti, solo Leandro Paredes e Leonardo Spinazzola sono riusciti a fare meglio (3), statistica arricchita anche da un’intercettazione e due tiri bloccati. Non manca di certo anche l’apporto alla fase offensiva, soprattutto nella prima frazione di gioco il Faraone si è reso pericoloso a più riprese. Nelle ripartenze si è sempre fatto trovare pronto sulla corsia destra e grazie alle sue accelerazioni e ai suoi polmoni d’acciaio ha creato molti problemi alla retroguardia rossonera: è il calciatore che insieme a Paulo Dybala ha creato maggiori azioni che hanno portato a un tiro, ben 5, a dimostrazione di come si sia reso sempre pericoloso anche con il pallone tra i piedi. Inoltre è sempre stato al centro del gioco anche in fase di costruzione, con 29 passaggi completati su 35 tentati con l’82.9% di precisione e con 3 passaggi progressivi verso la porta avversaria. Daniele De Rossi può solo sorridere ed essere fiero del suo Faraone.
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