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Candela e Di Biagio: "Domani saremo a San Siro per tifare la Roma"

I due giallorossi, impegnati nel torneo di padel "LPL Paris Cup - Road to Dubai", hanno parlato dell'importante sfida di domani contro il Milan e del futuro di De Rossi

PUBBLICATO DA La Redazione
10 Aprile 2024 - 15:32

Intervistati nel corso del torneo parigino "LPL Paris Cup - Road to Dubai" organizzato dalla Legends Panel League, Vincent Candela e Luigi Di Biagio hanno avuto modo di dire la loro sulla sfida tra Milan e Roma che domani infiammerà San Siro nell'andata dei quarti di finale di Europa League. Di seguito le loro parole.

Quanto sono importanti questi tornei per lo sport?
Candela: "Sempre un piacere ritrovarsi da ex calciatori. Siamo a Parigi, è sempre bello; il padel qui è arrivato un po' dopo, poi si sono impegnati. E' sempre un piacere ritrovarci, sarà importante questo evento".
Di Biagio: "Lui dice che è partito dopo, ma non sono male! Cerchiamo come sempre di divertirci, ci ritroviamo come ex compagni di squadra e avversari. Menomale che c'è il padel, che ci permette di divertirci e di sudare, così si può mangiare!".

Quanto siete competitivi?
Di Biagio: "Vogliamo sempre vincere, è inutile che facciamo i falsi moralisti... Però ci divertiamo, scherziamo. Alla fine il divertimento fa da padrone su tutto".
Candela: "Effettivamente siamo competitvi da quando siamo nati, è per questo che siamo arrivati a un certo punto nella nostra carriera calcistica. Con l'età capisco che è anche un difetto oggi, ma alla fine, come ha detto Gigi, vogliamo sempre vincere e ci divertiamo".

Che legame c'è tra il padel e il calcio?
Di Biagio: "Ho sempre pensato che il 90% degli ex giocatori, a padel, sono quello che erano da giocatori, perché si muovono nella stessa maniera, hanno le stesse caratteristiche. Vincent è più estroso, io più lavoratore. Tanti di noi sono su questa lunghezza d'onda. Secondo me il calcio è molto più vicino al calcio rispetto a quanto si possa pensare: è la pallina che si muove, che ti mette in difficoltà. E' molto vicino al calcio".
Candela: "Sono d'accordo. C'è solo una cosa che mi incuriosisce: il calcio è uno sport di squadra, anche nel padel si gioca di squadra, ma si litiga! Al nostro livello ancora non abbiamo acquisito lo spirito di squadra".

Parliamo di calcio: domani si gioca Milan-Roma, come finirà?
Di Biagio: "Bella domanda. Intanto io e Vincent saremo là, da Parigi andremo a Milano e vedremo una partita in cui vorremmo che passasse la Roma. Ma non credo che sia semplice: vedo il Milan in vantaggio per la storia, per quello che ha fatto in Europa. Vedo i rossoneri di poco in vantaggio".
Candela: "E' vero che il Milan ha la storia, ma Pioli è un po' sotto esame e De Rossi e i suoi dopo il derby vinto sono al massimo. Quello può fare la differenza. Noi tifiamo Roma, speriamo che possa essere una bella partita".

Pensate che l'anno prossimo De Rossi tornerà a essere reclutabile per il padel?
Candela: "Spero di no perché vorrà dire che ha tanto da fare a Roma o in un'altra grande squadra. Spero lo facciano rinnovare, ma ormai l'abbiamo perso per il padel purtroppo".
Di Biagio: "L'abbiamo perso ma ogni tanto tornerà a giocare, quando ci messaggiamo mi dice cha ha voglia di giocare ma non ce la fa con i tempi. Era diventato veramente forte c'è da dire, un bel giocatore. Quando tornerà avrà fatto dieci passi indietro e questo non ci dispiace, quindi va bene così. Ma penso che lo abbiamo perso, anche perché speriamo che possa restare alla Roma. Se non sarà così evidentemente avrà tante possibilità per allenare".

Arriverà in Champions la Roma?
Di Biagio: "Speriamo. Secondo me ce la può fare. Ci sono tanti scontri diretti, deve andare a Napoli, poi ha il Bologna in casa, l'Atalanta a Bergamo. Queste tre partite faranno la differenza, ma ha possibilità di arrivarci".

Parlando di numeri 10: Leao e Dybala, quale preferite?
Candela: "Sono completamente diversi. Dybala è tecnica pura, Leao, al di là della tecnica, ha forza, potenza e velocità. Si tratta più di un 10 e un 9, o di un 10 e un 7".
Di Biagio: "Uno è un dieci e uno un attaccante, diciamo.

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