AS Roma

Sei anni dalla “Romantada”: quanti giochi del destino

Il 3-0 al Barcellona con De Rossi in campo e Pellegrini in panchina

L'esultanza di Manolas al 3-0 con il Barcellona

L'esultanza di Manolas al 3-0 con il Barcellona (GETTY IMAGES)

PUBBLICATO DA Sergio Carloni
10 Aprile 2024 - 08:49

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l campo alla panchina. In sei anni tutto è cambiato: per la Roma, che ha vissuto una semifinale di Europa League, la vittoria della Conference e una finale di EL; per i giocatori impiegati da Di Francesco in quel Roma-Barcellona 3-0 del 10 aprile del 2018 - sei anni fa, oggi -, tra chi se ne è andato e chi ha invece smesso; e per Daniele De Rossi, tra gli undici - tredici se si contano anche i due subentrati - che quella sera battagliarono e ottennero clamorosamente l’accesso alle semifinali di Champions.

Tutto si è trasformato velocemente. L’ultimo gol, l’ultima partita con la Lupa sul petto nella stagione successiva; poi il Boca, dopo ancora il ritiro. E recentemente, in seguito alle esperienze nello staff della Nazionale e sulla panchina della Spal, il ritorno alla Roma. Stavolta a bordocampo, per sostituire non uno qualunque, ma José Mourinho.

Da quella rete al Barça, il momentaneo 2-0, per l’esattezza, fino alla vittoria nel derby di sabato scorso.
Ma c’è anche chi ha fatto il percorso inverso di DDR; chi dalla panchina ha mosso i passi verso il campo e ancora oggi continua a difendere i colori giallorossi. In primis Pellegrini, che ha ereditato la fascia lasciata da Edin Dzeko nel 2021 e quel 10 aprile 2018 era seduto in panca insieme ai suoi compagni, prima di esultare per una vittoria storica. Una vittoria non vissuta sul rettangolo verde da protagonista, ruolo che ha imparato a interpretare col passare del tempo.

E poi ci sono El Shaarawy e Karsdorp: il Faraone, entrato a gara in corso sei anni fa, è oggi uno degli imprescindibili nell’undici di De Rossi; l’olandese, infortunato e indisponibile in quel Roma-Barcellona, alterna presenza e assenza con gli altri due terzini destri in rosa, Celik e Kristensen. Tutti e tre hanno vissuto in primo piano la storica vittoria europea del 2022. Una degna ricompensa dopo anni passati all’ombra del Colosseo.

Qualcun altro, come Alessandro Florenzi, ha cambiato città e domani sera potrebbe addirittura essere in campo contro alcuni dei suoi ex compagni di squadra. Anche lui, all’epoca vicecapitano, fu impiegato contro il Barcellona e ora si trova al Milan: il destino vuole che sei anni e un giorno dopo la “Romantada” sia dall’altra parte, contro la sua ex squadra che al Meazza, si giocherà l’andata dei quarti di Europa League. Coincidenze della vita.

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