L’omaggio ad Agostino commuove la famiglia
Oggi il capitano avrebbe compiuto 69 anni, sabato anche uno striscione in Curva che citava i versi di De Gregori. Il figlio Luca: «Grazie a chi lo ha reso possibile»
"Le cose separate dalle loro storie non hanno senso. Sono semplici forme". È una citazione di Cormac McCarthy, dal romanzo “Oltre il confine”, secondo capitolo della cosiddetta Trilogia della Frontiera, epica avventura alla ricerca del Selvaggio West che accende da secoli l’immaginario della letteratura americana e che - come in quasi tutta la letteratura mondiale, da Omero in poi - fa del viaggio la metafora perfetta della vita. Sono le parole scelte da Luca Di Bartolomei, figlio di Agostino, per il suo post su Facebook, a corredo del quale c’è ovviamente la splendida coreografia voluta dalla Roma stessa sabato pomeriggio in Tribuna Tevere: “Dibba” che ha appena scagliato la bomba, le gambe distese in una forbice, e il pallone (diretto verso la Nord) che lascia una scia di fuoco. L’immagine di Ago è stata “specchiata”, facendo sì che il suo sia un tiro mancino, perfetto nel derby deciso da Mancini. Un omaggio dovuto, a due giorni da quello che sarebbe stato il suo 69° compleanno, proprio oggi. Anzi, da quello che è il suo compleanno e lo sarà sempre, perché dire oggi - a trent’anni dalla sua morte - che “Ago vive” è molto più di uno slogan. Ago vive davvero, nel ricordo della sua gente e di tutti coloro che lo amano. «La storia - conclude Luca Di Bartolomei citando McCarthy - non può mai venir separata dal luogo al quale appartiene, perché essa è quel luogo». Agostino, infatti, è Roma e la Roma, lo Stadio Olimpico, la sua Curva Sud e tutti i romanisti presenti, passati e futuri. La splendida immagine che ha accolto in campo i ragazzi di De Rossi, messa lì, di fronte ai loro occhi, ha emozionato Luca e sua madre Marisa. Il primo, su Twitter, ha ringraziato «i tifosi, la Tevere, i Roma Club. Un abbraccio a Francesco che non perde occasione per volerci con lui. Un ringraziamento alla Roma e a quanti hanno reso possibile questo regalo ad Agostino in vista del suo compleanno e tutto quello che vedremo da qui a giugno. E infine un abbraccio a Mister De Rossi, maestro di vita». Commossa anche la moglie di Agostino, Marisa, che ha scritto: «Che gioia. Grazie a voi amici, fratelli, tifosi della Roma. Grazie Daniele De Rossi».
Al ricordo di Ago ha preso parte ovviamente anche la Curva Sud, con uno striscione che recitava: «Un giocatore lo vedi dal coraggio, dall’altruismo e dalla fantasia... Ago vive». Sono i versi de La leva calcistica della classe ‘68, celebre brano di Francesco De Gregori: contrariamente a quanto si pensa, il cantautore non lo dedicò espressamente a Di Bartolomei, ma da tempo è ormai diventata idealmente la canzone di Ago; come il nostro Capitano, del resto, anche il giovane protagonista Nino «mise il cuore dentro alle scarpe». Auguri per sempre, immenso Ago.
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