Contatto Zalewski-Falcone, parla Damato: "Fosse stato fischiato rigore il Var non sarebbe intervenuto"
Il commento dell'ex arbitro durante il programma "Open Var": "Questo è più uno scontro di gioco che un fallo. Preferiamo che non vengano assegnati questi rigori"
In casa Roma ha fatto molto discutere il contatto avvenuto ieri nel secondo tempo di Lecce-Roma tra Zalewski e il portiere dei salentini Falcone, con quest'ultimo che travolge il numero 59 giallorosso, scatenando la reazione di avversari e allenatore (furiosa la reazione di De Rossi in panchina), senza però attirare l'atttenzione dell'arbitro Marcenaro, che ha invece preferito far proseguire il gioco. Nel corso di "Open Var", il programma serale prodotto da Dazn, è intervenuto a commentare l'episodio l'ex arbitro Antonio Damato. Questo il suo commento:
Questo per te è un fallo o uno scontro di gioco?
"È molto più uno scontro di gioco. Noi come commissione ci sentiamo di avallare l'operato del VAR, perché vi è un intervento da parte del portiere del Lecce che va a scontrarsi innanzitutto con il suo compagno di squadra e poi entrambi franano su Zalewski. Non vi è imprudenza nell'intervento da parte del portiere, per cui non è passibile di cartellino giallo. Quindi lo cataloghiamo come uno scontro di gioco che viene fuori da una dinamica normale nell'uscita da parte del portiere".
Come sarebbe dovuto intervenire per te il Var?
"Se fosse stato fischiato calcio di rigore in campo, il VAR avrebbe fatto il silent check come è stato fatto anche in caso di non rigore. Noi preferiamo che questi calci di rigore non vengano assegnati perché non vi è un'evidenza chiara di un intervento fraudolento da parte del portiere sull'attaccante. Fermo restando che gli elementi in caso di concessione di un calcio di rigore live, a velocità normale, per supportare una decisione di questo tipo da parte del VAR ci sarebbero stati e, quindi, ci sarebbe stato un silent check".
In questi casi di episodi così dubbi come ci si comporta?
"Sicuramente il calcio è uno sport di contatto e, quindi, già di per sé si espone a episodi che non sono né bianchi né neri, ma stanno nel mezzo. Quindi, quelli grigi, purtroppo, si espongono a questo tipo di interpretazione, nella quale molto spesso la migliore decisione la prende l'arbitro dal campo. Il VAR interviene solo davanti a un chiaro ed evidente errore. Questo di Zalewski, se l'arbitro avesse fischiato sul terreno di gioco calcio di rigore, il VAR probabilmente avrebbe avuto elementi per fare il check perché ci sono elementi per sostenere la decisione di concedere un rigore. Non essendo, però, una dinamica chiara ed evidente da calcio di rigore da on field review, rimane quello che ha visto l'arbitro".
Nel corso della trasmissione inoltre, è stato svelato il dialogo tra il direttore di gara Marcenaro e il Var subito dopo l’episodio: "Per me aveva già calciato, poi non ho visto sinceramente". Con l'assistente che esclama: "È rimasto a terra ancora". La sala VAR inizia inizia il check dell'azione tra il VAR e l'AVAR.
Sala VAR: "Mi dai l'immagine quella frontale?"
Sala VAR: "Guarda Ale, non è un contatto. Ma è il portiere che lo prende poi?"
Sala VAR: "No, perché lui gioca la palla".
Sala VAR: "Per me questo poi diventa un contrasto di gioco, perché va addosso il portiere, colpisce prima il suo difensore. Guarda. E poi vanno addosso a lui, ma diventa quello diventa uno scontro di gioco. Non vedo imprudenza, per me è tutto regolare".
Sala VAR: "Abbiamo controllato su Zalewski e non è nulla".
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