Spalletti: "De Rossi sta mostrando cose belle per chi ama il calcio"
Il commissario tecnico: "Daniele a volte mi ricorda Mazzone, ho già preso spunto da ciò che fa. Mancini per noi è importante, ha qualità umane oltre che calcistiche"
Intervenuto in conferenza stampa dal ritiro azzurro, il commissario tecnico della Nazionale Italiana Luciano Spalletti si è soffermato sul nuovo allenatore (e suo ex giocatore) della Roma Daniele De Rossi, oltre che sulla convocazione "tardiva" del difensore giallorosso Gianluca Mancini, inizialmente rimasto a casa e poi richiamato dopo il caso relativo alle presunte dichiarazioni di Acerbi. Queste le sue parole:
Un pensiero sui primi due mesi di De Rossi?
“Daniele è stato bravissimo, io ho già preso moltissime cose di quelle che lui fa. In alcuni momenti in panchina mi sembra Carletto Mazzone quando esprime questo suo essere ancora calciatore, ma anche già la sapienza di essere allenatore. Ha già fatto un lavoro eccezionale, non è era facile in così poco tempo. Sai, fosse stato sbagliata la mentalità che ha ereditato sarebbe stato più facile, e invece la mentalità che aveva dato Mourinho era già giusta, ma lui ha fatto un lavoro ancora più profondo, vedere Paredes centrale basso tra i centrali, a volte a 4, a volte con le due punte esterne che a volte vanno dentro, sono cose bellissime per chi ama l'evolzione del calcio. Gli faccio grandissimi complimenti, gli voglio bene. Quando lui era fuori e io facevo l'allenatore ci sentivamo, e abbiamo parlato di quale sarebbe stato il mio sogno. Io a quelli come lui che mi hanno dato tutto ciò che avevano auguro il meglio possibile e se avessi la possibilità di aiutarli lo farei. Mancini? Ora lo vedo a costruire, vedo che gioca dentro, poi va a finalizzare dentro la linea difensiva come Calafiori, come Bastoni, un maestro, come Acerbi, vanno a sviluppare bene il gioco. Sia chiaro, non era una bocciatura lasciarlo a casa, io quello che può dare Mancini, come Politano per esempio, io lo so bene. Chiaro che a chiamarlo dopo lui ha risposto in maniera perfetta: “Mister, io per la Nazionale sono sempre pronto a venire se mi chiama”. Questa risposta mi ha riempito il cuore, fa vedere la sua qualità anche umane. Lo stesso El Shaarawy l'ho lasciato a casa perché so benissimo le sue qualità. Poi si vedrà dopo se avrò fatto bene o male a fare adesso questo tipo di scelte”.
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