AS Roma

Sul trampolino di lancio la Roma in cerca di gloria

Prima della sosta contro il Sassuolo per provare a sognare

De Rossi durante una partita della Roma

De Rossi durante una partita della Roma (GETTY IMAGES)

PUBBLICATO DA Daniele Lo Monaco
17 Marzo 2024 - 07:00

Se qualcuno di non scaramantico avesse potuto disegnare un percorso ideale per l’approccio di Daniele De Rossi sulla panchina della Roma, escludendo di pronosticare tutte vittorie perché altrimenti sarebbe stato troppo facile, probabilmente avrebbe tratteggiato esattamente il percorso che la Roma ha fatto fin qui. Per chiudere questo lungo tratto di stagione in apnea manca ancora solo una partita, si giocherà oggi pomeriggio con il Sassuolo (calcio di inizio ore 18, Stadio Olimpico col pienone record, telecronaca esclusiva su DAZN, radiocronaca obbligatoria su Radio Romanista). Nella tabella di marcia sono ovviamente previsti tre punti, dato il censo delle squadre che si affrontano e anche l’oggettivo momento della stagione. Se arrivassero, e speriamo che a Trigoria non commettano l’errore di darlo per scontato, si sarebbe dunque concluso il primo cerchio e nella prima stagione romanista di Daniele De Rossi allenatore si potrebbe celebrare un percorso trionfale contrassegnato da due qualificazioni consecutive in Europa League, contro squadre di pari o superiore livello, come avvisavano i bookmakers, e di una serie di vittorie scacciacrisi in campionato a cui hanno fatto da contraltare solo la sconfitta in casa con l’Inter (unica squadra ad aver segnato due reti in un tempo ai nerazzurri, unica squadra a metterli seriamente in difficoltà prima dell’Atletico Madrid, unica squadra ad averli costretti ad andare in svantaggio all’intervallo) e il pareggio di Firenze, forse la più brutta tra le prestazioni della Roma di questo periodo ma con le attenuanti legati all’oggettiva difficoltà della trasferta e al contesto di un calendario in cui le maggiori energie erano state riservate alla fantastica serata che ha indirizzato la qualificazione con il Brighton. Se serviva, insomma, scrivere il primo capitolo trionfale di un libro speriamo lunghissimo della carriera da allenatore di De Rossi, non poteva essere scritto meglio. 

L’opera va però completata, non si può abbassare la guardia proprio adesso, è fondamentale portare a casa la vittoria questa sera e tenere il passo della dello straordinario Bologna anche se sembra ormai ben avviata la campagna italiana nelle coppe europee che dovrebbe preludere all’allargamento delle squadre chiamate a partecipare alla prossima Champions League. A maggior ragione, non bisogna sprecare l’occasione per consolidare questo quinto posto. In ballo non solo l’ufficialità di quello che adesso viene solo ritenuto probabile (il rinnovo del contratto di De Rossi) ma anche buona parte del futuro glorioso di questa squadra per la prossima stagione visto il carico di denari che garantisce l’agganciamento del torneo più prestigioso d’Europa (che la Roma peraltro giocherebbe partendo dalla prima fascia). Daniele tutto questo lo sa, tanto che l’eventualità nel suo contratto è prevista e sarebbe ben remunerata. Mai fidarsi di Ballardini e del Sassuolo, in ogni caso. Al capezzale dei neroverdi è arrivato un uomo che sa accompagnare le squadre pericolanti fuori dalle sabbie mobili. Non si inventerà niente, oggi, riconoscendo il gap tecnico tra le due squadre acuito dall’assenza dell’unico giocatore in grado di fare la differenza per il Sassuolo, Berardi. Purtroppo per la Roma mancherà Dybala e pure Lukaku non è al 100%. Ne parliamo nel pezzo accanto, anche se appare chiaro che la sosta di campionato servirà a recuperarli tutti al top della condizione. Arrivarci al 5° posto solitario per la Roma è un imperativo. Niente scherzi.

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