AS Roma

Calma e gioco d'attacco per non correre rischi

A Brighton l’errore sarebbe difendere (e basta) il 4-0 dell’andata

(GETTY IMAGES)

PUBBLICATO DA Daniele Lo Monaco
14 Marzo 2024 - 07:00

Se non ci si vuole limitare all’emotività del momento, come al solito ci si può affidare ai bookmakers: il passaggio del turno della Roma non è quotato perché viene dato per scontato, chi vuole invece scommettere sulla clamorosa rimonta potrà investire un euro ed averne indietro 18. Dunque impresa assai complicata per il Brighton, ma non “impossibile”: il 3-0 della Roma al Barcellona, alla vigilia di quello storico 10 aprile 2018 era quotato 84 volte la posta, tanto per dire. Morale: mai dare nulla per scontato quando di mezzo c’è una palla che rotola e due squadre tutto sommato di valore non così distante come farebbe pensare la gara d’andata. In più bisogna considerare quanto il vento d’Oltremanica abbia quasi sempre spazzato via la personalità della Roma in trasferta: su 22 partite giocate in Inghilterra, l’unica volta che la squadra giallorossa ha portato a casa l’intera posta non ha contato nulla per la qualificazione, opzionata dal Liverpool all’andata (0-2 all’Olimpico, 0-1 ad Anfield nell’infausta serata di Garcia Aranda, anno di grazia 2001). Qualche volta invece il pareggio o persino la sconfitta hanno portato al passaggio del turno, l’ultima volta con il Leicester nella semifinale della cavalcata che ha portato alla vittoria della Conference League (1-1 lì, 1-0 qui nel fantastico ritorno). 


Dunque perfida Albione, ma non totalmente indigesta. Una sconfitta contenuta stasera sarebbe salutata come una vittoria, per quanto si possa festeggiare una sconfitta (neanche il pareggio va celebrato, Daniele De Rossi dixit dopo il 2-2 di Firenze). Meglio giocarsela senza preconcetti, e dunque spingendo per quanto la razionalità potrebbe consentire ai giocatori sul campo di fare, considerando che domenica bisognerà ad ogni costo fare risultato con il Sassuolo. Di sicuro, se venisse fuori l’inverosimile dal Falmer Stadium, il veleno riversato su De Zerbi dai suoi numerosi nemici ideologici (su quello che ha detto ieri l’allenatore bresciano in conferenza stampa, a proposito di certa incompetenza e di tanta malafede che rendono così tossico il dibattito intorno a quelli come lui,  si dovrebbe parlare a lungo) si riverserebbe paro paro su De Rossi: triste destino comune per chi nel calcio riesce a portare qualcosa di nuovo e spesso appassionante. Meglio non pensarci, e a non sottovalutare il Brighton ci penserà di sicuro proprio l’allenatore della Roma, che invece di De Zerbi continua ad avere molta stima.
Il fatto che mancherà Lukaku toglie un po’ di spessore alla Roma, ma le offre anche la possibilità di conoscere un po’ meglio le virtù di Azmoun. Intorno Ddr schiererà comunque una squadra attrezzata per resistere al comprensibile approccio feroce che proveranno gli inglesi con l’idea ribadita in conferenza stampa di non aspettarli comunque sotto la traversa, ma di mettere appena possibile il naso oltre la metà campo, là dove spesso si aprono terreni assai calpestabili da squadre veloci e verticali. E se il Brighton dovesse passare in vantaggio, e magari pure raddoppiare, quegli stessi spazi potrebbero allungarsi un po’ di più. Basta non farsi prendere dal panico. Lo sa bene De Rossi che nel terribile 7-1 di Manchester fu l’unico a non arrendersi.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

CONSIGLIATI