Big Rom cerca il poker
Per il centravanti 3 gol (e altrettante vittorie) nei 6 precedenti contro il Brighton. Terzo nella classifica all-time dell’Europa League con 26 centri: ora punta Falcao a quota 30
La media è fin troppo semplice: con 17 reti in 34 presenze con la maglia della Roma, Romelu Lukaku segna esattamente un gol ogni due partite. Una media in linea con quelle tenute negli altri club in cui ha militato; quella con la nazionale è persino migliore, in virtù delle 83 reti in 113 presenze. Quel che conta è che, a Monza, “Big Rom” abbia ritrovato la rete che in campionato gli mancava dalla sfida contro il Verona, al debutto di De Rossi sulla panchina giallorossa. Ora il centravanti belga si prepara ad affrontare una vecchia conoscenza, il Brighton, già affrontato in 6 occasioni tra Premier League e FA Cup. Il bilancio pende a favore del romanista, che però vorrà ulteriormente migliorare il suo score con i seagulls.
Gli incroci passati
In totale 6 sfide contro gli inglesi, con 3 vittorie, 2 pareggi e una sola sconfitta, un rocambolesco 3-2 ai tempi del Manchester United: in panchina, quel 19 agosto 2018, sedeva José Mourinho, ma una rete di “Big Rom” non evitava il ko dei Red Devils. Durante il periodo a Manchester anche due vittorie: un 1-0 con autogol di Dunk (attuale capitano del Brighton) del 25 novembre 2017 e il 2-0 del 17 marzo 2018, nel sesto turno di FA Cup; in quest’ultima circostanza, oltre alla rete di Lukaku, ci fu anche quella di una vecchia conoscenza, Nemanja Matic. Gli altri due precedenti riguardano la stagione 2021-22, nella quale Romelu ha vestito la maglia del Chelsea. Entrambe le sfide sono terminate 1-1: nella prima, l’attuale centravanti romanista aveva segnato il gol del vantaggio, ma i Blues si fecero raggiungere al 91’ da Welbeck (un altro che domani sarà all’Olimpico).
Stasera il numero 90 va quindi a caccia del poker: di gol, ma anche di vittorie, contro una squadra che ama il bel gioco e che quindi predilige l’attacco, ma che può concedere più di qualcosa in difesa. Nonostante un po’ di fisiologica stanchezza, viste le tante gare disputate in stagione, Lukaku sa come attaccare lo spazio e come prendere in controtempo le retroguardie avversarie. Di certo non sarà una partita facile per lui, né per la Roma in generale, ma il gran feeling che da sempre il belga ha con le coppe europee in generale, e nello specifico con l’Europa League.
Re di coppa
Sono 50 i centri complessivi nelle competizioni internazionali per club di Luaku: dai primi in Europa League con l’Anderlecht nel 2009-10 ai 6 realizzati quest’anno con la Roma, passando per quelli con il Chelsea al Mondiale per club e i 3 che lo scorso anno hanno aiutato l’Inter a raggiungere la finale di Champions League, Romelu ha raggiunto quota 50 tra tutte le competizioni. Un traguardo che gli ha permesso di entrare in un prestigioso club che comprende - oltre agli irraggiungibili Messi e Cristiano Ronaldo - Raul, Inzaghi, Drogba, Eusebio, Di Stefano, Henry, Gerd Müller.
Il feeling con le coppe predilige soprattutto l’Europa League, che il belga ha sfiorato già ai tempi dell’Inter (sconfitta in finale contro il Siviglia nel 2020): con 26 centri in 41 partite, Lukaku è salito sul podio dei migliori marcatori all-time della competizione che ha sostituito la Coppa UEFA, agganciando Aritz Aduriz al terzo posto. Davanti a lui, a quota 30, c’è Radamel Falcao; più su, a 31 reti, Pierre-Emerick Aubameyang, attualmente in corsa in EL con il suo Olympique Marsiglia. Proprio quest’ultimo comanda anche la classifica marcatori stagionale, con 7 centri: a una lunghezza dal gabonese, a quota 6, “Big Rom” con Joao Pedro del Brighton (ai box per infortunio). La speranza dei romanisti è che Lukaku possa migliorare ulteriormente i suoi numeri nel torneo da qui a maggio. Che è da sempre il mese ideale per andare a visitare una splendida città come Dublino.
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