Notte di sogni, di coppe e di campioni
Domani in 64mila, per il 50° sold out al 100%. L’amore sugli spalti, l’esperienza dei nostri sul campo
Vigilia di coppa, a Trigoria come a Roma, si ripropone questo sabato del villaggio che ormai da anni culla sogni, fatti da sempre, ma che da qualche tempo a questa parte hanno dimostrato di potersi trasformare in realtà. Le catene della famosa “prigionia” del sogno, citata da Viola, sono state spezzate. Nulla è vietato, soprattutto quando a fare da cornice all’evento è lo Stadio Olimpico. Se San Siro da sempre è considerata “la Scala del calcio”, negli ultimi anni le opere migliori sono state messe in scena da queste parti, sugli spalti e in campo, in uno spettacolo d’arte varia sempre uguale e, al tempo stesso, sempre così unico.
Tutto questo si riproporrà anche domani sera, quando alle 18.45 il francese Letexier fischierà il calcio d’inizio di Roma-Brighton, andata degli ottavi di Europa League. Intorno al direttore di gara bretone e ai 22 in campo, ci saranno gli ormai “soliti” 64.000 e oltre - circa in tremila sono attesi da oltremanica - a colorare e riempire di senso gli spalti dell’Olimpico.
Da qualche ora, la gara è ufficialmente sold out. Quello di domani sarà il cinquantesimo tutto esaurito romanista da quando gli stadi, dopo le restrizioni dovute alla pandemia da covid-19, sono tornati al 100%. Un’onda lunga d’amore partita il 10 aprile 2022, con Roma-Salernitana, che non vede scogli in cui infrangersi o una riva dove sulla quale adagiarsi. In principio era José, con la sua empatia e il suo connubio con il popolo giallorosso, ma dopo quasi due mesi con De Rossi sulla panchina, pur riconoscendo i meriti di Mourinho, pare evidente che il vento non ha smesso di soffiare e che la nostra passione non è legata a qualcuno, ma alla Roma stessa.
Solo in questa stagione, l’Olimpico ha già ospitato 1.180.423 spettatori, mentre dal 2022 si sono superati abbondantemente i 3 milioni. Numeri da capogiro, che testimoniano sì l’attaccamento del popolo alla sua squadra - un legame che va oltre l’avversario di turno o il rendimento del periodo -, ma anche il buon lavoro fatto dalla società in questi anni. Politiche sui prezzi e iniziative di marketing che hanno dato i loro frutti, con anche un +5% quest’anno di tifosi under 16 rispetto allo scorso anno. Merito da accreditare ai Friedkin, che stanno beneficiando - insieme ad ogni altro romanista - di tutto ciò, anche con i rincari registrati negli ultimi mesi. Lo scrisse la Sud: è un Amore Senza Resa.
Football heritage
Sugli spalti ci sarà il solito spettacolo, sul campo la Roma deve provare ad indirizzare il doppio confronto. Nelle felici campagne europee degli ultimi anni, l’Olimpico ha rappresentato sempre le fondamenta sul quale gettare le basi del sogno. Parlando degli ultimi tempi e di Europa, pur ben felici del rendimento con De Rossi, non può che tornare in mente Mourinho. José utilizzò l’espressione “football heritage” parlando anni fa dell’abitudine del suo Manchester United a giocare nelle coppe. Un’eredità che pesa sul campo, al di là di ogni tattica, che non fa tremare le gambe al momento giusto. Contro il Brighton, squadra alla sua prima esperienza in Europa, la Roma si presenta con 1.179 presenze nelle coppe in rosa e un rendimento casalingo invidiabile - solo 3 sconfitte dal 2016. Oggi signora del football. Torna la coppa, torna la musichetta all’Olimpico.
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