Maestra e apprendista: la Roma adesso vede la finale
Haavi e Pilgrim devastanti: Milan battuto 2-0. Due legni per Giugliano
Due guizzi decisivi, un’ottima gestione dei momenti della gara, un po’ di sfortuna e un bel passo verso l’ultimo atto di questa Coppa Italia. Ieri al Vismara di Milano la Roma ha battuto il Milan nella semifinale d’andata, sugellando il rientro dalla sosta per le nazionali con un 2-0 meritato, anche a fronte di una prova più che dignitosa delle rossonere.
La squadra di Corti ha provato a partire forte, ma le giallorosse (in campo con Troelsgaard e Valdezate al posto di Kumagai e Minami) hanno rapidamente preso il controllo delle operazioni, nonostante l’infortunio di Glionna dopo 5’ che l’ha costretta al cambio (è uscita per Pilgrim in lacrime, si teme una lesione al polpaccio). Al 14’ Giugliano ha colpito un palo su una punizione nata da un errore di Giuliani e nel resto dei primi 45’ la Roma ha spinto e sprecato qualche opportunità con Giacinti ed è andata all’intervallo con una netta superiorità territoriale e di pericolosità rispetto alle avversarie. Nella ripresa il Milan è rientrato meglio, ha alzato l’intensità a centrocampo e cercato di costruire gioco piuttosto che cercare unicamente di ripartire dopo le offensive romaniste. Ne è nato un batti e ribatti di opportunità su entrambi i lati, con l’ex giallorossa Soffia che ha dato nuova vita all’attacco di casa insieme a Laurent mentre sulle ali la Roma volava con Haavi e Pilgrim, sfiorava il raddoppio con Giacinti al 53’, oltre a impattare nuovamente in un legno con Giugliano al 63’ (stavolta la traversa). Tanti errori e squadre più lunghe nell’ultimo quarto d’ora: Giuliani ha negato un gol a Kramzar con un grande intervento, ma da quel punto le campionesse d’Italia hanno fatto valere la propria superiorità.
Hanno mantenuto il controllo durante il miglior momento milanista e finalmente colpito all’83’ con un super destro di Haavi al volo dopo una ribattuta da calcio d’angolo. Un vantaggio che ha spinto il Milan a scoprirsi ulteriormente ma che ha anche dato alle giallorosse la forza giusta per prendersi anche il raddoppio al 91’. A siglarlo è stata Alayah Pilgrim con una straordinaria azione individuale sulla sinistra, pieno specchio del potenziale che può sviluppare la classe 2003. Col suo primo gol in giallorosso (probabilmente in primo di una lunga serie) è la seconda elvetica a trovare la rete da romanista dopo Vanessa Bernauer. Haavi e Pilgrim: la maestra e l’apprendista, il presente e il futuro sulle fasce, con la norvegese sempre decisiva e la numero 17 che al suo fianco può crescere tantissimo.
Colpo della Viola
La squadra di Spugna ha siglato la terza vittoria consecutiva in trasferta mantenendo la porta inviolata: ora dovrà soltanto gestire nella gara di ritorno di questa semifinale, in programma il 10 marzo al Tre Fontane alle ore 15. Non potrà fare lo stesso la Juventus che dall’altra parte del tabellone è andata ko in casa della Fiorentina: decisiva la rete di Catena al 65’ per permettere alla squadra toscana di presentarsi a Torino con due risultati a disposizione in ottica finale.
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