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VIDEO - De Rossi: "La nostra piccola rincorsa alla Champions è solo a metà strada"

Le parole dell'allenatore giallorosso al termine della sfida vinta contro il Monza per 1-4: "Sono contento, si può fare ancora meglio ma questa sera mi è piaciuta la squadra"

PUBBLICATO DA La Redazione
02 Marzo 2024 - 21:30

Daniele De Rossi, dopo la convincente vittoria per 1-4 contro il Monza, ha rilasciato delle dichiarazioni in conferenza stampa. L'obiettivo ora è rivolto alla partita di giovedì contro il Brighton, mentre quello a lungo termine si chiama Champions League e, secondo De Rossi, "siamo solo a metà strada". Di seguito le sue parole. 

C'è naturalezza nella squadra, è stupito?
"No, stupito no. Sono giocatori calcisticamente intelligenti e forti, quindi si ritrovano parecchio in quello che chiedo. Il fatto di cambiare modulo con naturalità è perché hanno giocato sempre con quel modulo, si ritrovano in qualcosa che per loro è sempre stato naturale. Sono contento dei principi, del fatto che quando uno si abbassa ad impostare si alza l'altro al suo posto, che non siano mai fermi, che il possesso palla non sia stato mai sterile ma sempre volto ad entrare in una zona più offensiva. Sono contento, si può fare ancora meglio ma sono stati molto bravi questa sera e mi sono piaciuti".

Si guarda la classifica adesso, aspettando Atalanta-Bologna domani? Sente l'obiettivo Champions più vicino? Le condizioni degli infortunati?
"Più vicino no, mancano tantissime partite e tanti scontri diretti. Come si dice, siamo a carissimo amico. Sicuramente abbiamo accorciato delle distanze, ci siamo avvicinati, i giocatori hanno preso conoscenza di me e viceversa e allo stesso tempo siamo stati capaci di fare punti e non è mai facile. A volte le conoscenze iniziali portano a fare qualche passo falso, ma siamo stati bravi a fare punti. C'è un mio collaboratore che ha guardato la classifica e ha detto 'le abbiamo vinte tutte e siamo ancora quinti?'. Era quella che sapevamo che sarebbe stata la nostra piccola rincorsa e ancora purtroppo è a metà strada, se non ancora prima. Mancano tantissime partite e tantissimi punti, ma siamo contenti di aver accorciato le distanze. Kristensen? Devo ancora chiedere, magari il dottore sarà più preciso: credo che si sia fatto male, ha preso una botta che forse lo ha portato ad un infortunio muscolare per un movimento non congruo. Spero non si sia fatto nulla di male, ne abbiamo bisogno come di tutti gli altri. Per Mancini penso siano crampi e stanchezza, ha giocato tanto e i giocatori esperti sanno anche quando fermarsi in base alla condizione fisica e ai risultati".

Quanto sta lavorando dal punto di vista atletico? In campionato sei vittorie su sette, ti aspettavi una partenza così bella?
"La sognavo, forse con l'Inter meritavamo qualcosa in più. Ma sognavamo di partire così forte, perché abbiamo bisogno di rincorrere. Noi lavoriamo forte, con la stessa intensità con cui lavoravamo l'anno scorso e forse abbiamo aumentato un pochino ogni tanto il lavoro senza palla che odiavo, ma ogni tanto serve e l'esperienza serve per capire questo. Dopo l'esonero siamo venuti qui a fare lezione dal prof. Palladino col corso Uefa Pro. Quando parli con un collega giovane come te, ma già dentro la Serie A e che sa quello che sta facendo, anche questa conoscenza ti apre un mondo e fa sì che si cominci a lavorare forse con la palla e anche senza. Fisicamente stiamo bene, ma questo tipo di gioco qua ha senso se stai bene fisicamente e se fai tanto movimento senza palla sia in possesso sia in non possesso. Altrimenti stai fermo, prendi la palla sui piedi, palleggi e chiami le pressioni degli avversari e non diventi pericoloso. Se invece palleggi, conduci e porti dentro la zona difensiva avversaria ha un senso per farlo hai bisogno di avere l'abitudine di scattare".

Questa qui di stasera è la prestazione che ti ha soddisfatto di più anche per continuità all'interno dei 90 minuti?
"Non lo so. Per me con l'Inter abbiamo giocato molto bene considerando anche l'avversario abbiamo fatto 15 minuti brutti nel secondo tempo, poi siamo riusciti fuori abbiamo attaccato fino alla fine. Col Cagliari abbiamo fatto un'ottima partita, col Verona il primo tempo molto bene. Secondo me col Torino in parte abbiamo giocato bene, così come con il Feyenoord nelle due partite. A volte siamo altalenanti: bene il primo tempo, male il secondo o viceversa. Questa gara è stata un po' più continua, mi è piaciuta anche per come abbiamo saputo abbassarci un pochino perché non è una vergogna 2-0 si sta lì, ogni tanto si aggredisce, ogni tanto si aspetta, si rifiata e poi si riparte sapendo che siamo molto forti. Anche nella gestione dei contropiedi quindi mi è piaciuta molto questa partita".

Guardando il pelo nell'uovo, sono stati concessi tanti tiri questa sera. Cos'è che secondo te in quei momenti là manca? Si è troppo sbilanciati in avanti e non c'è la giusta copertura?
"Sì, a parte che se tu vai forte in avanti sempre è un concetto che devi fargli digerire ai giocatori e ogni tanto qualcosa non funziona. Soprattutto nei primi periodi in cui lavori in questa maniera qui qualcosa può anche saltare. Io penso sempre che il Monza tiri in porta spesso con tante squadre e porta tanti giocatori in area avversaria. Penso che un colpo di testa da Juric l'abbiamo subìto in una situazione che non mi piace, perché è molto simile ai gol del Feyenoord nella gara d'andata. !uella è un'altra cosa che va rilavorata".

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