Traffico in centro
DDR recupera Llorente, ma non Karsdorp e pensa alla difesa a tre e mezzo con Mancini largo a destra. Alle 10 il tecnico in conferenza stampa, poi la partenza per Monza
Fatti più in là, così la difesa puoi aggiustar. In un mese e mezzo sulla panchina della Roma, De Rossi ha già dimostrato di non essere ancorato a idee tattiche rigide, riuscendo a variare in base al tipo di impegno e alle forze a disposizione. Una duttilità da annoverare tra le qualità del giovane tecnico, in grado di apportare fin dal primo giorno cambiamenti sulla squadra, raccogliendo anche risultati più che positivi - cinque vittorie su sei in campionato e il turno passato in coppa contro il Feyenoord. La riprova di questa sua adattabilità è arrivata lunedì scorso, quando contro il Torino di Juric ha schierato la sua Roma con il 3-5-2 - solo in fase di non possesso, come ha specificato nel postpartita. Scelta che è coincisa con il ritorno in campo di Smalling, giocatore sul quale DDR punta molto. L’inglese è però solo uno dei cinque centrali a disposizione del tecnico di Ostia, tutti potenzialmente titolari. Un’abbondanza da sfruttare.
Nell’allenamento di ieri mattina a Trigoria, De Rossi ha ritrovato in gruppo Llorente - che dopo il trauma cranico rimediato contro il Feyenoord, aveva saltato la sfida ai granata. Ancora lavoro differenziato, invece, per Karsdorp. Rick è alle prese con una contusione al ginocchio - risalente sempre al match di Europa League - e le sue condizioni verranno valutate giorno per giorno. Rispetto a qualche ora fa però, le possibilità di vederlo in Lombardia sono calate drasticamente e dentro il Fulvio Bernardini sperano di poter contare su di lui per Roma-Brighton di giovedì prossimo. Da una parte, quindi, il rientro dello spagnolo, che intensifica il traffico in centro, dall’altra la quasi certa indisponibilità di Karsdorp, che lascia la fascia destra a uno tra Kristensen e Celik.
Proprio per questi motivi, non è da escludere un altro cambiamento tattico da parte di De Rossi, che domani affronterà alle 18 il Monza del suo amico Palladino. Daniele potrebbe far scalare a destra Mancini, con Smalling, Ndicka e Llorente a giocarsi le due maglie in mezzo. Una sorta di “tre e mezzo”, come quello ideato da Paulo Sousa alla Fiorentina qualche anno fa e imitato - per sua stessa ammissione - da Spalletti nella sua Roma 2.0, nella quale c’era, ovviamente, anche De Rossi, che si ispira tra gli altri al tecnico di Certaldo.
Vedremo se DDR vorrà sciogliere questo dubbio durante la conferenza stampa in programma alle 10 - prima della rifinitura e della successiva partenza per Monza, fissata nel pomeriggio -, ma una variante simile implicherebbe certamente una spinta diversa dal lato sinistro, con Spinazzola al momento in vantaggio su Angeliño.
Anche in mediana le alternative non mancano, con Bove che scalpita per una maglia dal 1’, ma deve convivere con la forte concorrenza rappresentata da Cristante e Pellegrini, con Paredes inamovibile in cabina di regia. All’U-Power Stadium potrebbe tornare ad agire la LuPa nel tridente offensivo. Dopo la tripletta contro il Torino, ieri Dybala si è reso protagonista anche in allenamento, vincendo la partitella in coppia con Azmoun. A Monza però dovrebbe ritrovare Lukaku, che in campionato non va a segno da Roma-Verona 2-1 del 20 gennaio, esordio di Daniele De Rossi sulla panchina della Roma. Dalle gesta dei due campioni dipenderà molto della corsa giallorossa ad un posto in Champions, DDR lo sa e punta su di loro. Più El Shaarawy di Zalewski per completare l’attacco, con il Faraone che, dopo le lacrime di gioia dell’andata, vuole scrivere un’altra pagina della sua lunga storia nella Roma.
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