Un iraniano vero
A Trigoria ha legato con tutti, è apprezzato per atteggiamento e tecnica. A gennaio ha detto no al Siviglia e spera nel riscatto del club giallorosso. Domani in campo?
Mentre tutta la squadra correva verso la Curva Sud dopo il rigore segnato da Zalewski, Sardar Azmoun andava controcorrente. L’attaccante giallorosso giovedì sera è andato a rincuorare dopo il penalty fallito il suo connazionale Alireza Jahanbakhsh, in lacrime a centrocampo, accompagnandolo nel tunnel dell’Olimpico sottobraccio. Un gesto d’umanità che si ripete, dopo quello di una settimana fa contro il Frosinone quando, anziché esultare per il suo gol, si è scusato con la curva canarina per il gesto fatto da Huijsen. Ciò fa capire che uomo sia Azmoun, sempre con il sorriso stampato e pronto ad aiutare il prossimo: con il suo carattere è riuscito a conquistarsi la fiducia di tutti all’interno di Trigoria. Una stima arrivata non solo per questa sua speciale umanità, ma anche grazie alle prestazioni in campo dopo un avvio in sordina. Ora i risultati cominciano a maturare.
La trattativa e il riscatto
Contro il Frosinone è stato uno dei migliori in campo. Non lo diciamo noi, ma l’ha affermato direttamente Daniele De Rossi dopo la gara del Benito Stirpe: «Azmoun nel primo tempo mi è piaciuto e per questo l’ho tenuto in campo», ha detto l’allenatore giallorosso. Una scelta premiata poi con il gol arrivato nella ripresa, il secondo stagionale, che ha permesso alla Roma di allungare il vantaggio e ipotecare la vittoria. Dopo i 90’ in Ciociaria Sardar si è riposato in settimana in uno dei suoi luoghi preferiti della Capitale, ovvero l’ippodromo di Capannelle. Martedì scorso ha seguito da vicino il suo cavallo Star Hunter, l’ultimo arrivato nella sua ricca scuderia che annovera più di 50 esemplari in tutto il mondo.
L’iraniano ha deciso di acquistare un cavallo anche nella Capitale, a testimonianza di quanto si sia integrato nel migliore dei modi nell’ambiente romano e romanista. Pochi mesi fa è nata la primogenita Nava e anche la sua famiglia si sta trovando bene a Roma. Nei primi giorni di gennaio si intavolarono dei colloqui con il Siviglia, che era fortemente interessata al ragazzo. Gli spagnoli hanno cercato di avviare una vera e propria trattativa con il club giallorosso ed il Bayer Leverkusen per cercare di interrompere il prestito e acquistarlo a titolo definitivo dai tedeschi. Il Siviglia era disposto a pagare più di 10 milioni, ma Sardar Azmoun non ha per niente considerato quest’ipotesi, tramontata così sul nascere. Lui vuole rimanere a lungo a Roma, perché qui ha ritrovato la felicità che da troppo tempo mancava e, in attesa del nuovo direttore sportivo, farà di tutto per conquistarsi il riscatto, che si aggira sui 12.5 milioni.
Col Toro in campo
Proprio quando si parlava di questa possibile trattativa con gli spagnoli, Sardar Azmoun era pronto a volare in Asia con il suo Iran. In Qatar il numero 17 giallorosso è riuscito a collezionare 402’ che gli hanno permesso di tornare nella migliore forma in Italia. In Coppa è riuscito a servire tre assist e mettere a segno due gol, cruciali per arrivare fino in semifinale. «Azmoun non è stato in vacanza, ha giocato e anche bene», ha detto De Rossi quando l’attaccante è rientrato a Roma. Per la sfida di domani contro il Torino qualche possibilità che Sardar parta da titolare c’è, ma lui sta al suo posto sapendo che avrà il suo spazio. L’obiettivo sarà quello di replicarsi dopo l’ottima prestazione contro il Frosinone, cercando il terzo gol in maglia giallorossa.
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