AS Roma

A caccia della Joya europea

A riposo col Frosinone, domani guiderà la Roma. Al Feyenoord ha già segnato un gol cruciale l’anno scorso

Dybala a segno contro il Feyenoord

Dybala a segno contro il Feyenoord (GETTY IMAGES)

PUBBLICATO DA Lorenzo Latini
21 Febbraio 2024 - 07:56

Allo Stirpe si è riposato, Paulo Dybala, che ha assistito al successo dei compagni dalla panchina. Adesso, con la sfida di ritorno con il Feyenoord all’orizzonte, le speranze di Daniele De Rossi e di tutto il popolo giallorosso risiedono (anche) nella Joya, che si prepara a prendere per mano la squadra. Obiettivo: guidarla agli ottavi di finale di Europa League, proprio come fece l’anno scorso nel playoff con il Salisburgo, quando la vittoria casalinga per 2-0 firmata da Belotti e da Paulo stesso ribaltò la sconfitta per 1-0 in Svizzera. Pochi i dubbi di formazione, e tra le più grandi certezze c’è ovviamente l’argentino, che farà da spalla a Lukaku assieme a uno tra El Shaarawy e Zalewski. Sarà lui, con il suo talento, le sue doti tecniche e la sua esperienza in ambito europeo, a dover illuminare il terreno di gioco; agli spalti penseranno gli oltre 60mila romanisti, ma all’interno del campo ci si aspetta tanto da Dybala. Che domani giocherà la sua 69ª partita in ambito europeo, la 16ª in maglia giallorossa: è fermo a quota 23 gol in ambito continentale da un po’, per l’esattezza dalla notte di Budapest, quella in cui Anthony Taylor e i suoi collaboratori spensero il sogno giallorosso. Il suo ultimo centro risale infatti a quella sera del 31 maggio 2023, contro il Siviglia: quel gol che aveva dato coraggio e acceso l’entusiasmo, prima che un arbitraggio scellerato e i calci di rigore ci fermassero.

Da allora sono passati quasi nove mesi, durante i quali la Roma ha parzialmente steccato il girone di questa Europa League, arrivando seconda alle spalle dello Slavia Praga: delle sei gare della fase a gruppi, Dybala ne ha giocate soltanto tre, tra infortuni e scelte tecniche, soltanto una delle quali da titolare. Alla vigilia della sfida d’andata col Feyenoord, erano soltanto 132 i minuti disputati nella competizione dall’argentino, che a Rotterdam ne ha collezionati altri 87. E mentre in campionato l’ex juventino viaggia a una media di un gol ogni 159’ (8 reti in 17 presenze) e in Coppa Italia ha timbrato il cartellino nell’ottavo contro la Cremonese, in Europa League la casella delle marcature segna ancora zero. Domani la “Joya” avrà l’occasione di regalare una gioia ai tifosi, ai compagni e al tecnico: non sarà facile, ma Paulo intende  andare a caccia della decima rete stagionale con la Roma. La priorità è però chiaramente il risultato, indipendentemente dal marcatore: Dybala sa di poter risultare letale anche come ispiratore e suggeritore. L’anno scorso, del resto, fu lui l’uomo-chiave...

Il precedente
Era il 20 aprile, e all’89’ della sfida di ritorno dei quarti contro il Feyenoord, la Roma era eliminata virtualmente. Dopo la sconfitta per 1-0 a Rotterdam, i giallorossi di Mou erano passati in vantaggio con Spinazzola, prima di essere poi gelati all’80’ dall’1-1 di Paixao (sempre lui). Ma a un minuto dal 90’ Paulo tirava fuori il coniglio dal cilindro, portandosi avanti il pallone con la suola in area e trovando il guizzo vincente da posizione defilata, proprio sotto la Curva Sud che esplodeva in un boato incredibile. Ai tempi supplementari, i gol di El Shaarawy e Pellegrini avevano mandato avanti la Roma, fissando il punteggio sul 4-1. La speranza è che il copione possa in qualche modo ripetersi: magari con un po’ di sofferenza in meno.

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