La svolta a sinistra
De Rossi prepara l’esame contro il Feyenoord. Ballottaggi sull’out mancino: Spinazzola ed El Shaarawy in vantaggio su Angeliño e Zalewski
Notte prima degli esami. Non sono bastati sei mesi, trentaquattro partite e due allenatori per rispondere alla domanda: cosa vuoi fare da grande? Un interrogativo a cui la Roma, adesso nelle mani di Daniele De Rossi, tenterà di dare una risposta domani sera, quando alle 21 andrà in scena l’ennesimo atto della sfida contro il Feyenoord. Il teatro dell’incontro sarà un Olimpico strapieno d’amore - con il sold out assoluto, settore ospiti compreso, ad un passo e le presenze che sfioreranno le 67.000 unità, compresi 200 giornalisti da tutto il mondo, con la partita trasmessa in oltre 80 nazioni - e si partirà dal prezioso uno a uno raccolto sei giorni fa al de Kuip. Per il giovane e ambizioso tecnico di Ostia arriva la prima sfida da dentro o fuori, con l’ombra dell’eccezionale percorso fatto dal suo predecessore. DDR fin qui ha sempre, giustamente, rigettato ogni forma di confronto con Mourinho, ma se c’è un’eredità che Daniele, come ogni altro tifoso della Roma, vorrebbe mantenere dai due anni e mezzo targati José è proprio l’abitudine alle straordinarie notti europee.
Ore di attesa, in città come a Trigoria, dove oggi si svilupperà la solita vigilia di coppa, con l’allenamento di rifinitura - il cui primo quarto d’ora sarà aperto alla stampa - in programma alle 15, preceduto alle 13 dalla conferenza stampa. Per rispondere alle domande dei cronisti presenti, al fianco di De Rossi ci sarà uno dei suoi ex compagni di squadra: Bryan Cristante.
Proprio nella seduta del primo pomeriggio, DDR scioglierà gli ultimi due grandi dubbi di formazione, entrambi sull’out di sinistra. In difesa, infatti, potrebbe proseguire l’alternanza tra Angeliño e Spinazzola, con quest’ultimo leggermente favorito rispetto allo spagnolo per una maglia da titolare - come all’andata. In avanti, rimanendo sulla corsia mancina, Zalewski spera in un’altra chance dopo quella del de Kuip, anche se in questo momento il favorito è Stephan El Shaarawy, una delle garanzie di questo primo mese di De Rossi da allenatore della Roma.
Proprio sulle certezze baserà il resto dell’undici titolare DDR, con Svilar che confermerà il suo posto tra i pali, dopo l’ottima prestazione del Benito Stirpe. Davanti a lui il punto fermo è Gianluca Mancini, con Llorente in vantaggio sui rientranti Ndicka e Smalling. Non ci sarà Huijsen, escluso insieme a Kristensen dalla lista Uefa. L’assenza del danese lancia sulla destra ancora Karsdorp dal 1’. In mediana, la cabina di regia è ormai affidata a Paredes, con Cristante e capitan Pellegrini che agiranno ai suoi lati. Davanti, oltre a uno tra El Shaarawy e Zalewski, confermato Lukaku, con il rientro dal 1’ di Dybala, rimasto a riposo a Frosinone.
L’anno scorso, contro il Feyenoord, ci pensò la Joya, ad una manciata di secondi dalla fine, a rendere l’impossibile realtà. Sognare per il terzo anno consecutivo un altro entusiasmante viaggio in Europa sembra utopia, ma la Roma sa come fare e vuole dimostrarlo ancora una volta. La meta è Dublino, prima però c’è da ribadire il solito ritornello: la Roma sì...
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