AS Roma

La Sud fa festa allo Stirpe. E sul 3-0 testa al Feyenoord

Il settore ospiti dello Stirpe ieri gremito di tifosi romanisti: circa in 1.200 per la festa finale. Ora si pens

Il settore ospiti dei tifosi giallorossi a Frosinone

Il settore ospiti dei tifosi giallorossi a Frosinone (GETTY IMAGES)

PUBBLICATO DA Gabriele Fasan
19 Febbraio 2024 - 08:14

Atmosfera da big match per i tifosi gialloblù e tutto esaurito con oltre 16 mila spettatori allo Stirpe di Frosinone. È così che inizia il pomeriggio di attesa per la sfida tra De Rossi e Di Francesco e le rispettive compagini. Tutto esaurito anche il settore ospiti, uno “spicchio” sopra la bandierina del calcio d’angolo della che divide idealmente la “Monte Mario” dalla curva Sud, gremito di tifosi giallorossi (1.020 il dato, ma più di qualcuno con maglia e sciarpa giallorossa anche negli altri settori) che hanno affrontato questa trasferta considerata “facile” perché vicina e con un orario comodo che consente un ritorno a casa in orari umani. Come di consueto in Ciociari, quando arriva la Roma è grande la preparazione cittadina, con le forze dell’ordine dispiegate già dal casello autostradale per un primo filtraggio. Settore ospiti aperto già intorno alle 16 e prima affluenza. Il tempo di adattarsi e arriva il pullman della Roma, intorno alle 16.45, con un curioso “incidente”, perché il mezzo con la lupa e la scritta AS Roma è bloccato nel parcheggio dal pullman del Frosinone arrivato solo pochi istanti prima. De Rossi, lo staff e i calciatori giallorossi scendono dal pullman appena fuori dal parcheggio e raggiungono subito il campo per un giro di prova, poi gli spogliatoi per cambiarsi per il riscaldamento. Prima “sorpresa”, ma neanche tanto, Svilar titolare, subito applaudito dalla curva. Poi cori e incoraggiamento per tutti. Fino all’inno cantato a cappella per cercare di sovrastare il tifo dei padroni di casa.

Ambiente caldissimo fin dalle prime battute con Dean Huijsen beccatissimo dal pubblico per alcuni interventi decisi e che si “vendica” segnando, dopo gli innumerevoli pericoli corsi dalla Roma nella propria area, e rimediando anche un giallo piuttosto severo dall’arbitro Giua (per aver fatto segno di tacere, un segno ai limiti ma che ormai fanno anche i ragazzi delle scuole calcio).

Poi il secondo tempo, totalmente diverso, con la Roma non più svagata e apatica della prima frazione, in campo con ben altro piglio, autoritaria e in parte anche sciupona, che va a legittimare il vantaggio con il gol di Azmoun (esultanza in faccia con linguaccia alla Nord frusinate e scuse annesse) e Paredes su rigore “scovato” dal Var e lo Stirpe che si svuota lentamente con diversi minuti di anticipo. E la Sud a cantare la sua festa per i tre punti importantissimi messi in cascina e con la testa rivolta già al Feyenoord, a giovedì, per un’altra battaglia europea.

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