Di Francesco: "Huijsen ha mancato di rispetto al Frosinone. Risultato bugiardo"
L'allenatore del Frosinone: "È un gesto che non si fa, lo capirà. Soprattutto verso una squadra dove poteva venire, è stato lui a chiamare me, a chiedermi cosa pensassi di lui"
Eusebio Di Francesco ha parlato ai microfoni di Dazn dopo la sconfitta in casa contro la Roma. Di seguito le sue dichiarazioni.
I numeri raccontano di 25 tiri del Frosinone, quanti rimpianti ci sono?
“Faccio fatica a parlare di una partita così. Per come è stato giocato il primo tempo e trovarsi sotto di un gol è assurdo. Questo ti fa capire che quando le cose non girano, non girano. Come ci giriamo prendiamo uno schiaffo. C’è rammarico. In campo mettiamo impegno e qualità, mi dispiace creare così tanto e non concretizzare. Alla prima occasione loro segnano, per di più con un giocatore che doveva venire qui da noi. Mi aveva chiamato per sapere cosa poteva fare qui da noi e cosa pensavo io di lui… poi segna e esulta anche in maniera secondo me non corretta. Sono cose che aumentano il nervosismo. Quando deve girare, gira male. Il risultato non è bugiardo, di più. Però alla fine ha sempre ragione chi vince e le chiacchiere rimangono a zero”.
Si può lavorare per migliorare il cinismo?
“Malizia no, bisogna buttarla dentro. Per le opportunità avute, delle dinamiche non ci hanno fatto fare gol. Ci sono state occasioni troppo nitide. Non si può poi perdere così 3-0. C’è rammarico, non ho neanche tanta voglia di stare qui a commentare. I discorsi sono tanti, ma rimane il rammarico per la prestazione fatta in un tempo strepitoso. C’era solo una squadra in campo, ma il risultato è dalla parte della Roma”.
Il gol di Huijsen?
“Non vogliamo attaccarci troppo a questo, anche perché potrebbe essere mio figlio. È un gesto che non si fa, lo capirà. Soprattutto verso una squadra dove poteva venire, è stato lui a chiamare me, a chiedermi cosa pensassi di lui. È una mancanza di rispetto, ma imparerà. Non gli mettiamo la croce addosso, perché è giovane e imparerà”.
Cosa le ha dato fastidio?
“In generale. Noi sappiamo le cose sono andate, cosa c’è stato. Poi si è creata la situazione di andare alla Roma, buon per lui. Però ci vuole sensibilità e rispetto. È giovane, può sbagliare. Imparerà da questa cosa. Come un figlio, può sbagliare”.
Manca malizia in difesa?
“Sì, anche davanti. Serve più cattiveria, non malizia. Non aver fatto gol è responsabilità nostra. C’è sfortuna, ma è colpa nostra. Serve malizia dietro sì. Sono giocatori bravi ma giovani. Sul primo gol Mazzitelli va per chiudere la giocata ma lo porta internamente. C’è un insieme di cose che poi dispiace, se fossimo andati noi in vantaggio sarebbe stata un’altra partita”.
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