De Rossi: "Orgoglioso dei ragazzi. Questa è la strada giusta"
L'allenatore giallorosso dopo l'Inter: "Abbiamo abbassato il livello ad inizio secondo tempo. Se lo fai contro questa squadra poi perdi. La considero però una buona partita"
Nel post partita di Roma-Inter, conclusa 2-4 per i nerazzurri, ha parlato ai microfoni di Dazn l'allenatore giallorosso. Di seguito le sue parole.
Il messaggio principale è che la via è quella giusta?
“Dobbiamo giocare a pallone. Ci sono tante risposte positive che ci fanno capire che se vogliamo giocare alla pari con queste grandi squadre non dobbiamo abbassare il livello, perché poi sono tanto bravi e ti puniscono. La gara è stata pari, con momenti più per loro e più per noi. Sono orgoglioso della partita e dell’atteggiamento dei miei ragazzi, lo stadio gliel’ha riconosciuti e non è un caso. Non dico sono orgoglioso di loro perché dico che sono scarsi, ma hanno fatto una partita da giocatori veri contro una squadra molto forte, è la strada giusta”.
Quanto hanno pesato i singoli?
“Mettere solo gli episodi negativi sulla bilancia è facile e accollarla a un giocatore è facile. Gli episodi nel calcio sono tutto, però le partite si vincono tutti insieme. 1 giocatori, e me compreso, abbiamo abbassato un po’ il livello nella prima parte del secondo tempo. Se lo fai con il Verona e a Salerno vinci la partita perché siamo più forti, poi se vogliamo cercare il colpevole sono il meno adatto a questo giochino. Se la Roma ha fatto una partita che io considero buona è per merito di tutti e se abbiamo perso è perché siamo stati al di sotto dell’Inter, ma neanche troppo secondo me”.
La posizione di Angelino?
"Abbiamo cercato di difendere a cinque, mettendoci un po’ a specchio. Non volevamo dargli tutta questa ampiezza che trovano spesso. L’unico rischio era che Angelino non avesse la giusta fisicità, volevano sfruttare le sue doti in uscita e l'abbiamo fatto. Poi è stato bravo anche Stephan. Sapevamo di fare una gara coraggiosa, sapevamo che ci sarebbero stati momenti sofferenti e in quei momenti dovevamo giocare anche da provinciali ripartendo in contropiede”.
Cosa lascia questa sconfitta?
“Lascia una partita da utilizzare. Io sono figlio calcistico di Spalletti, quando ci facevano i complimenti e avevamo perso lui diceva nessun complimento. Le sconfitte raramente sono immeritate, l’Inter non ha rubato niente. La gara poteva finire in pareggio ma l’Inter non ha rubato nulla. Se vogliamo competere ai loro livelli dobbiamo salire e analizzare la sconfitta”.
Ci sono tante partite all’interno di una gara, è quello il lato da migliorare?
“Dobbiamo e devo migliorare in questa direzione. Negli spogliatoi non abbiamo toccato i tasti giusti forse. Sapevamo di dover giocare più partite in questa partita. Venire a giocare contro l'Inter pensando di non dover mai soffrire è utopistico ora come ora, ma in quei momenti dove si soffre bisogna fare legna come si dice in gergo, bisogna continuare a dare pressione alla palla e non lasciare il portatore di palla libero. Dobbiamo essere perfetti, in quelle scalate dobbiamo migliorare, come nel gol di Thuram. Ci siamo trovati con Dybala che ha fatto 70 metri di allungo per difendere in area, dobbiamo lavorare sotto questi aspetti”.
Ora c'è il Feyenoord, vi sentite all'altezza delle altre squadre d'Europa League?
“Dobbiamo essere all'altezza di tutti, non siamo inferiori a nessuno. Tutte le squadre che scendono dalla Champions sono rose importanti, noi siamo forti però. Abbiamo il Feyenoord da battere e questo è il nostro obiettivo. La prima la giochiamo in uno stadio caldo, dobbiamo essere pronti di gambe e di testa, sarà una sfida molto difficile”.
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