Due mancini per la Roma di De Rossi
Angeliño arriva e gioca, l’uomo che serviva. Ora Dybala non è più solo, Baldanzi come suo alter ego
I giocatori giusti al momento giusto, così si possono definire gli arrivi di Angeliño e Tommaso Baldanzi nella Capitale, poi sarà sempre il campo a dare la risposta finale, ma nello scacchiere della Roma sono due pedine di fondamentale importanza. Le sessioni di calciomercato servono proprio a questo: ad aggiungere, anche a stagione in corso, i tasselli mancanti all’interno di una rosa e quella di Daniele De Rossi chiedeva a gran voce un terzino sinistro e un’alternativa di Paulo Dybala, entrambi di piede mancino. Purtroppo molte volte l’argentino, a causa dei tanti problemi fisici di natura muscolare, non può garantire sempre la sua presenza in campo e nell’undici giallorosso mancava un’alternativa alla Joya, che ora finalmente non è più solo. L’alter ego del numero 21 è arrivato da Empoli solo pochi giorni fa e si chiama Baldanzi. Nel panorama calcistico non è facile trovare un giocatore simile a Dybala, ma il classe 2003 in questa stagione e mezza di Serie A, ha dimostrato, per caratteristiche, intelligenza e movenze, di potersi avvicinarsi molto all’argentino, che sicuramente prenderà sotto la sua ala il gioiellino toscano per aiutarlo e sostenerlo nel suo percorso di crescita. Servirà sicuramente del tempo, ma soprattutto tanto lavoro per migliorare e dimostrare sul campo tutto il suo valore. Passare dall’Empoli a una squadra come la Roma non è mai semplice, le pressioni sono diverse, gli obiettivi cambiano e l’asticella del livello tecnico e mentale si alza molto, ma Baldanzi ha tutte le carte in regola per diventare un giocatore importante per questa squadra e perché no, proprio di vederlo nell’undici titolare al fianco della Joya, per una coppia di mancini che punta a far sognare il popolo giallorosso. DDR può aggiungere un’altra pedina alla sua trequarti, risorsa importante non solo a livello numerico ma anche tattico.
Da tempo la corsia sinistra aveva bisogno un terzino di piede mancino, in grado di andare sul fondo e servire gli attaccanti con i cross. In questi anni Zalewski, El Shaarawy e Spinazzola si sono alternati, ma tutti e tre sono di piede destro, andando spesso in difficoltà sul più bello. Con l’arrivo di De Rossi, il Faraone e Nicola sono stati spostati in avanti e ora vengono considerati abili e arruolabili alle spalle della punta, con Leonardo che era rimasto l’unico in grado di poter ricoprire il ruolo di terzino sinistro, ma a causa dell’infortunio contro il Verona, DDR ha dovuto adattare Kristensen.
Dopo aver analizzato vari profili in sede di mercato, la scelta finale è ricaduta su Angeliño, terzino sinistro ex Manchester City e Lipsia che in questa prima metà di stagione ha giocato nel Galatasaray, club con il quale non è mai riuscito ad instaurare un certo feeling. Appena arrivato nella Capitale si è subito presentato in campo per conoscere compagni e iniziare ad entrare nei tatticismi della squadra. Domani con il Cagliari vestirà la maglia da titolare e tutti gli occhi saranno puntati su di lui, sperando di vedere le ottime cose che lo spagnolo ha fatto vedere in Inghilterra e in Germania. Corsa, un buon piede e tanta grinta, tutti elementi che servono a questa Roma. Entrambi sono stati inseriti in lista Uefa, a dimostrazione di come siano entrati subito all’interno delle gerarchie della Roma, con DDR che punta fortemente sui due calciatori anche per il percorso europeo.
Ora il campo è l’unica priorità, con le questioni di mercato ormai terminate, la squadra e i giocatori sono pronti a dare tutto nel rettangolo verde di gioco.
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