Un anno di Llorente
Ieri ha celebrato la ricorrenza del suo arrivo su Instagram: «I tifosi mi fanno sentire amato». Complice il lungo stop di Smalling, è tra i calciatori più utilizzati (1.986’)
A distanza di un anno, Diego Llorente ribadisce di aver fatto la scelta giusta venendo alla Roma, squadra che ha voluto fortemente anche la scorsa estate, spingendo per il rinnovo del prestito. Sbarcato nella Capitale il 31 gennaio 2023, proprio in chiusura della sessione invernale del mercato, ieri ha festeggiato il suo primo “compleanno” giallorosso con un bel post su Instagram. «Un anno a Roma», si legge in uno dei tre fotomontaggi pubblicati dal centrale spagnolo, che scrive un’autentica dichiarazione d’amore a questo Club. «È stato un periodo incredibile - scrive Diego a proposito degli ultimi 365 giorni - in cui sono stato accolto nella famiglia romanista e in cui ho vissuto momenti bellissimi che mi hanno reso molto felice e altri difficili, ma sempre con una tifoseria che mi fa sentire amato e a casa».
Parole importanti, che trovano riscontro anche negli ottimi rapporti che Llorente ha intessuto fin da subito a Trigoria. Ma, dopo aver tracciato un breve bilancio dell’anno appena trascorso, il numero 14 si proietta verso il futuro: «Sono convinto - prosegue nel suo post - che ciò che verrà porterà grandi momenti per tutti i giallorossi! Grazie a tutti voi che rendete possibile questa esperienza! Oggi più che mai, Daje Roma!!!». Insomma, pur essendo uno dei calciatori fortemente voluti da Mourinho (che l’aveva fatto esordire tra i professionisti quando entrambi erano al Real Madrid), Diego si sente più che mai parte del progetto giallorosso. De Rossi, nonostante il passaggio alla difesa a 4, non intende privarsene: le sue capacità in fase di impostazione, unite alle doti di marcatura, lo rendono prezioso. Di più, indispensabile, se si tiene conto del lunghissimo stop di Smalling, degli impegni di Ndicka in Coppa d’Africa e delle condizioni di Mancini, da mesi ormai alle prese con una pubalgia che gli impedisce di allenarsi. Un po’ per necessità e un po’ per merito, Llorente si è trovato a passare nel giro di poco tempo da valida alternativa ai titolari a imprescindibile. Il futuro, come sempre nel calcio, è incerto: difficile sapere cosa farà Llorente a fine stagione; quel che è certo è che oggi l’ex Real Sociedad rappresenta uno dei pilastri della squadra. Lo testimonia anche il minutaggio: con 1.986’ spalmati su 26 presenze stagionali, Diego è il quinto calciatore più utilizzato della rosa; davanti a lui soltanto Mancini, Paredes, Cristante e Lukaku, tutti sopra i 2.000’.
Lunedì prossimo contro il Cagliari il trentenne madrileno si appresta a disputare la 39ª partita in giallorosso: difficile pensare che DDR decida di farlo partire dalla panchina, preferendogli Huijsen: ad oggi, le gerarchie vedono lo spagnolo in vantaggio. Ma Diego dovrà fare attenzione: essendo diffidato, rimediando un cartellino giallo salterebbe la sfida casalinga contro l’Inter. Ma a Trigoria, com’è giusto che sia, si pensa una partita alla volta. Llorente lo sa: è qui da un anno, ma certe cose le ha imparate rapidamente.
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