Lo sprint di Angeliño
Lo spagnolo sfida Spinazzola per una maglia da titolare sulla fascia sinistra. Con Celik in uscita, restano solo Kristensen e Karsdorp sulla corsia di destra
Da punto debole della catena di montaggio a potenziale e prezioso punto di svolta della manovra giallorossa. I numeri legati al rendimento degli esterni in rosa sono stati fino a questo momento davvero impietosi, ma il cambio modulo per il quale ha optato De Rossi e le diverse consegne recapitate ai singoli protagonisti potrebbero a breve donare nuova vita alle fasce giallorosse. Che in poco tempo hanno visto aggiornate le gerarchie, fino a poco fa abbastanza cristallizzate con Mourinho.
In primis è arrivata la decisione da parte di De Rossi di escludere dalle rotazioni esterne sia El Shaarawy che Zalewski: per il nuovo tecnico giallorosso entrambi vanno sfruttati per le loro spiccate dose offensive, togliendogli così da compiti difensivi e da faticosi ripiegamenti. E con la sempre più probabile uscita di Celik, saranno quattro gli esterni che da qui al termine della stagione si daranno battaglia per conquistare, gara dopo gara, una maglia da titolare.
La fascia sinistra
Via Zale e El Sha dalle rotazioni, con il Verona De Rossi si è ritrovato con il solo Spinazzola a disposizione, motivo per il quale ha chiesto un pronto intervento al club per trovare sul mercato un titolare in grado di contendere il posto all’esterno umbro. Detto, fatto: ecco Angeliño. Dal Lipsia, passando per il Galatasaray, il terzino giramondo è pronto per appropriarsi della fascia sinistra e conquistarsi sul campo la conferma al termine della stagione. Il laterale iberico ha il vantaggio di avere il piede mancino e nello sviluppo della manovra dal basso, in una difesa a quattro, è un fattore non di poco conto, essendo poi portato ad avere grande qualità di palleggio e molto forte in fase di rifinitura. Inoltre Spinazzola ha il contratto in scadenza e a giugno sicuramente lascerà Trigoria. Altra ragione che porterà De Rossi a valorizzare maggiormente il terzino spagnolo.
La corsia destra
Qui il discorso cambia e il ballottaggio, sulla carta, rimarrà aperto ogni domenica. Caratteristiche molto simili, rendimenti non così distanti. Karsdorp parte in vantaggio anche grazie al rapporto pregresso con De Rossi, avuto da compagno di squadra. Kristensen ha invece dimostrato grande solidità e un costante miglioramento. L’olandese, più volte richiamato a Salerno da DDR per la carente iniziativa in fase offensiva, ha più tecnica del danese, mentre l’ex Leeds può assicurare più copertura difensiva. Insomma la sfida è assolutamente aperta, le gerarchie sono cambiate e ora viene il bello.
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