AS Roma

De Rossi, la Roma dentro. Ora serve la Roma fuori

Dopo 3 sconfitte consecutive in trasferta serve un riscatto

La Roma in campo per la rifinitura

La Roma in campo per la rifinitura (GETTY IMAGES)

PUBBLICATO DA Daniele Lo Monaco
29 Gennaio 2024 - 07:57

Gioca la Roma, stasera. Gioca la Roma in trasferta, stasera, e le due cose per tutto il 2023 non si sono mai combinate bene. La speranza è che possa cambiare qualcosa, da subito. Non cadiamo nella tentazione di mettere a confronto le due esperienze, convinti come siamo che un paragone tra Mourinho e De Rossi oggi sia mortificante per Daniele. Ecco perché non sarebbe giusto valutare la Roma di oggi in rapporto a quella di Mourinho. Ora esiste la Roma di Daniele De Rossi, ammesso che le due entità siano mai state davvero scisse, quando invece è tutto scritto nel destino. Lo abbiamo immaginato per cinque anni, per 60 mesi, 1700 giorni: chissà come sarà quando Daniele tornerà. Ora è qui e da parte nostra ha tutto il sostegno possibile, e non solo per riconoscenza. Intanto ha il 100% di partite vinte da tecnico. Ed è un buon inizio. Più seriamente, la Roma di Daniele De Rossi è un sogno che possiamo vivere ad occhi aperti, qualsiasi cosa accada. Sempre per sempre dalla stessa parte ci troverai, si diceva quel 26 maggio 2019. Eccoci, siamo qui. Il lavoro che l’allenatore della Roma sta facendo in questi giorni merita non solo il rispetto dovuto a chiunque si impegni tanto nella sua professione, ma anche l’affetto e l’appoggio perché a farlo è lui, Daniele nostro.

Stasera giocherà la sua prima partita alla guida della Roma in trasferta, in casa della Salernitana (calcio di inizio ore 20:45, telecronaca esclusiva su Dazn, radiocronaca obbligatoria su Radio Romanista). Non sarà un’impresa facile, a dispetto dei favori del pronostico dei bookmakers (1,65 la quota della vittoria della Roma, 5,25 della sconfitta). Chi si basa solo su punti e ultimi risultati può stare tranquillo, chi vede il calcio invece è all’erta perché sa che la Salernitana ha perso le ultime tre partite di misura, lasciando i tre punti a Napoli e Juventus solo nei minuti di recupero. Sono in credito con la fortuna, hanno ripreso Sabatini come un talismano, hanno confermato Inzaghi sulla fiducia, è un campione del mondo proprio come Daniele De Rossi, erano compagni di squadra in quella strana e fantastica avventura del 2006. Hanno giocatori in piena forma, hanno un pubblico che trascina (e non ci saranno i romanisti di Roma, quindi saranno assai limitate le bandiere giallorosse all’Arechi).

E se si guarda al più recente rendimento anche la Roma viene da tre sconfitte consecutive, limitando lo sguardo alle partite in trasferta. Il giudice sportivo, l’infermeria, la Coppa d’Africa fanno resistenza rispetto alla possibilità che De Rossi si trovi davvero a poter scegliere i suoi titolari. Presto ci saranno almeno 5-6 giocatori in più a disposizione e allora anche il tecnico svelerà qualcosa in più della Roma che ha davvero in mente. Per ora non fa che ripetere che anche in queste condizioni (compreso tutto saranno otto gli indisponibili stasera) la squadra è forte, il livello è alto, e per questo l’addestramento al nuovo tipo di calcio che sta chiedendo ai suoi sta procedendo spedito. Non è ancora il caso di guardare la classifica perché la Roma si è affacciata al 2024 da posizioni troppo di retroguardia. Ma è chiaro che vincendo stasera e poi col Cagliari sarà tutto diverso.

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