La seconda vita di Aouar
L'algerino è tornato a Trigoria dopo la fallimentare Coppa d’Africa. Con il cambio della guida tecnica e del modulo, adesso ha l’obiettivo di rilanciarsi in giallorosso
Quando Aouar aveva lasciato Trigoria per raggiungere il ritiro dell’Algeria, la Roma di Mourinho usciva sconfitta dall’Allianz Stadium contro la Juventus e nulla faceva pensare ad un imminente esonero dello Special One. Al rientro dalla fallimentare spedizione algerina in Coppa d’Africa, l’ex Lione ha trovato una Roma completamente trasformata: dal portoghese a De Rossi, dal 3-5-2 con mezzali di gamba e quantità al 4-3-2-1, fatto di giocate, rapidità e qualità. Un cambiamento drastico che può permettere al mediano di rilanciarsi, dopo un inizio di stagione al di sotto delle aspettative maturate in estate dopo il suo tesseramento.
Il mancato feeling con Mou
Le premesse sembravano buone. Un mediano dai piedi educati, in grado di offrire qualità negli ultimi metri e dialogare con Dybala, per rappresentare un fattore determinante nella manovra della Roma. Ma qualcosa non è andato per il verso giusto e il rapporto con Mourinho non è mai decollato. Stima reciproca immutata, ma la considerazione tecnica è venuta meno dopo poche uscite dell’algerino. Dura fu la reprimenda del portoghese dopo la sfida vinta all’Olimpico contro il Servette: «Aouar sta facendo fatica a crescere nella nostra direzione, perché non saremo noi ad andare nella sua direzione, è lui che deve venire nella nostra.
Abbiamo bisogno di tempo, ma non abbiamo tempo perché abbiamo bisogno di punti». L’algerino è stato poi utilizzato con più frequenza in Europa League, mentre in campionato la sua ultima apparizione risale al 5 novembre, alla sfida interna con il Lecce. Simbolico il bacio di Mou a fine gara, abbracciato al suo mediano. Nessuno poteva pensare che sarebbe stata l’ultima apparizione di Houssem nel nostro campionato.
Un nuovo capitolo con DDR
Aouar è tornato a Trigoria nel pomeriggio di giovedì. Un rapido saluto alla squadra e la prima stretta di mano con Daniele De Rossi. Ieri mattina il primo allenamento con il nuovo tecnico, per lui l’inizio di una seconda vita. Per l’algerino c’è la reale possibilità ora di far finalmente decollare la sua avventura in giallorosso. All’orizzonte il possibile ritorno alle origini dal punto di vista tattico, agendo alle spalle della punta affiancando Dybala, ma ad ogni modo le sue qualità di rifinitore e palleggiatore adesso possono risultare davvero preziose, in un gioco meno fisico ma dove, a far la differenza, saranno la pulizia del tocco e la rapidità di pensiero. Lunedì sarà a Salerno, in panchina, per scrivere da zero un nuovo capitolo. La seconda vita romanista di Houssem parte dall’Arechi. Bonne chance.
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