Centro affollato: dalle difficoltà all'abbondanza
Il passaggio alla linea a 4 amplia improvvisamente le scelte in mezzo. E con i rientri da infortuni e nazionali, i centrali diventeranno 5 per due maglie
Dall’emergenza all’abbondanza il passo potrebbe essere più breve del previsto. O almeno di quanto fosse plausibile ritenere fino a una settimana fa. Il passaggio in panchina da Mourinho a De Rossi e conseguentemente alla linea a quattro in difesa ha portato all’improvviso una varietà di scelta inedita al centro del reparto. Varietà a dirla tutta ancora virtuale, perché nella trasferta-lampo della Roma a Riad - in ossequio agli accordi di sponsorizzazione - l’unico centrale di ruolo sarà Llorente. Ma questa volta la penuria di effettivi dovrebbe essere momentanea, o comunque colmabile nell’arco di tempi ristretti.
Mancini è alle prese con la pubalgia da diverse settimane, ma come specificato a più riprese in passato da Mou la sua soglia del dolore è molto elevata e la gestione del lavoro per ora è stata proficua. Pochi allenamenti in gruppo e diverse sedute personalizzate gli hanno permesso di essere sempre presente o quasi (ha saltato soltanto le ultime due gare del girone di Europa League, pressoché ininfluenti e lo scorso turno di campionato, ma per squalifica). Strategia che probabilmente ha influito sulla decisione di evitargli la trasferta in Arabia e farlo restare nella Capitale per recuperare al meglio in vista della sfida di Salerno.
Poco prima della partenza si è fermato anche Huijsen, che ha accusato un sovraccarico agli adduttori. Anche l’olandese è stato lasciato in via precauzionale a Trigoria, ma le sue condizioni non creano allarmi e dovrebbe essere disponibile per la trasferta campana di lunedì prossimo. Per stabilire i tempi di rientro di Ndicka invece, impegnato in Coppa d’Africa con la sua nazionale, bisognerà attendere la fine della prima fase a gruppi, che sancirà il prosieguo (o meno) del cammino della sua Costa d’Avorio nel torneo. Il pesante ko (0-4) con la Guinea Equatoriale rischia di compromettere la partecipazione degli ivoriani e quindi di anticipare il ritorno di Evan a Roma. L’ex Eintracht è peraltro uno degli indiziati principali come possibile alternativa a Spinazzola a sinistra: ha già disputato diverse partite in quel ruolo in Germania ed è un mancino naturale. Meno di spinta rispetto al numero 37, ma in grado di permettere senza scossoni il passaggio dalla linea a 4 a quella a 3 in corso d’opera.
Discorso a parte meritano invece i due lungodegenti Kumbulla e Smalling. L’italo-albanese è rientrato in gruppo a dicembre, ritrovando anche la panchina nell’ultimo match di Coppa Italia, ma l’infortunio al legamento crociato lo tiene fuori ormai da maggio scorso. Sarà quindi necessario un percorso di riatletizzazione e di riadattamento al ritmo-gara. Se tutto dovesse procedere senza intoppi, entro un mese potrebbe finalmente essere considerato arruolabile per gli impegni che valgono punti. L’assenza dell’inglese è più recente, ma dall’ultima sua presenza ufficiale (Roma-Milan del 1° settembre scorso) sono trascorsi ormai circa cinque mesi. E un suo ritorno non pare alle liste nell’immediato. L’utilizzo futuro di Chris d’altra parte costituisce già dalla gestione Mourinho un enorme interrogativo. Almeno nei tempi. Tutto quello che arriverà da quel versante dovrà in ogni caso essere considerato un guadagno rispetto alla stagione in corso. Fino a quel momento però De Rossi potrà contare su almeno quattro centrali, se non cinque, per due maglie. Non pochi, considerate le premesse.
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