Estro oltre la quantità: Bove cresce
Alle scivolate e ai contrasti Edo sta abbinando qualità con passaggi chiave, lanci lunghi e verticalità
Imprescindibile. Questo l’aggettivo che descrive al meglio il ruolo che Edoardo Bove si sta ritagliando nel centrocampo giallorosso e nella Roma in generale. Che sia la squadra allenata da Mourinho o quella allenata da De Rossi Edo sta dimostrando a tifosi e addetti ai lavori che è molto di più del già importante ‘cane malato’ capace di aggredire e mordere le caviglie degli avversari in ogni posizione del campo. Sia chiaro, la capacità di affondare i contrasti, di recuperare il pallone nella metà campo offensiva rimangono prerogative fondamentali del calciatore che per caratteristiche ha rappresentato un unicum nel nostro centrocampo e forse nella nostra rosa in generale. Bove ad oggi è il romanista ad aver affondato e vinto più contrasti tra i suoi compagni di squadra sia in termini assoluti che in percentuale.
Restringendo il campo alla sola metà campo offensiva il dato non cambia. Edoardo Bove risulta il migliore tra i suoi compagni di squadra per recuperi e duelli ingaggiati garantendo ai giallorossi una soluzione in più in fase di non possesso. Ma se queste caratteristiche di Edo risultavano visibili già agli inizi del suo cammino in giallorosso - seppur poi chiaramente migliorate di gara in gara - a stupire sempre di più sono le giocate prettamente ‘qualitative’ che il gioiellino romanista sta cominciando ad implementare nel suo ventaglio di soluzioni. Percentuale di passaggi completati, passaggi chiave, lanci lunghi e verticalità sono soltanto alcune delle ‘nuove’ caratteristiche di Bove che mano a mano lo stanno rendendo sempre di più un centrocampista completo. Tra le doti nascoste - e ormai neanche troppo - ci sarebbe anche il tiro dalla distanza. Il gol contro lo Slavia Praga e la traversa colpita contro il Napoli sono stati due lampi in questa stagione e in generale nell’avventura di Bove con i grandi, ma in Primavera la questione era diversa.
Bove nel periodo trascorso con l’Under 19 era un tiratore dalla distanza eccezionale, un vero specialista delle conclusioni da fuori area. In questa stagione sta lentamente cercando di tirarla fuori con più convinzione, con la speranza che possa dare il suo contributo alla stagione romanista anche sotto questo fondamentale.
Contro l’Hellas Verona
Nella partita di sabato contro il Verona - la prima di De Rossi da allenatore della Roma - Bove ha offerto la solita prestazione maiuscola, confermando la tendenza analizzata fino a questo momento. Oltre il 90% di passaggi completati, con 6 passaggi lunghi riusciti su 7 tentati. Un passaggio chiave raccolto che solamente la scelta errata di Karsdorp gli ha impedito di trasformarsi in assist. Il filtrante visionario di Bove a tagliare l’area di rigore aveva messo a tu per tu l’olandese con il portiere avversario ma l’esterno romanista non se l’è sentita in quell’occasione di calciare in porta con il piede mancino.
Regia e qualità quindi abbinata all’ormai solita, ma mai banale partita di quantità. Ben 6 contrasti vinti su 6 tentati, 4 dei quali nella metà campo offensiva.
Nelle ultime 3 giornate di campionato contro Atalanta, Juventus e Hellas Verona è partito da titolare ed è rimasto in campo per 90 minuti, confermando - qualora ce ne fosse ancora il bisogno - la sua centralità all’interno della rosa romanista. Con il passaggio da Mourinho a De Rossi le gerarchie non sembrano essere cambiate, con Bove pronto ad essere ancora protagonista.
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