Alla scoperta dell'Al-Shabab: curiosità e punti di forza degli arabi

Prosegue senza sosta il lavoro di Daniele De Rossi a Trigoria. Dopo l'esordio positivo contro il Verona, la squadra ha ora l'obiettivo di dare continuità ai successi, tentando di bissare quanto fatto domenica. Prima di partire per Salerno, i giallorossi saranno attesi però da un'amichevole che ha destato non poche polemiche per lontanza geografica e scomodità. Alle 17.45 - ora italiana - di mercoledì 24 gennaio, la Roma affronterà infatti l'Al-Shabab, formazione araba di Saudi Pro League.

Il match si disputerà nella cornice affascinante dell'Al Awwal Stadium di Riad, impianto inaugurato nel 2015 con 25 mila posti a sedere.

Al-Shabab, ecco punti di forza e giocatori da tenere d'occhio

All'interno di un movimento in netta e costante crescita come il calcio arabo - ricco di risorse e capace di attirare diverse pedine di primissima fascia europea - si inserisce l'Al-Shabab, squadra con base a Riad ed attualmente undicesima in Saudi Pro League. Il club bianconero, fondato nel 1947, è stato peraltro associato alla Roma nelle ultime settimane: prima le voci di mercato riguardanti un possibile interessamento per Leonardo Spinazzola, poi i rumors su un possibile approdo di José Mourinho.

In campionato, il roster attulamente allenato dal croato Igor Biscan è reduce dalla vittoria di misura contro l'Al-Wahda, successo però arrivato dopo 7 partite - tra campionato e coppa - senza riuscire a trovare il sorriso. Nonostante individualità dal curriculum vitae importante come Ferreira Carrasco, l'Al-Shabab si trova infatti in undecisima posizione, distante addirittura 32 punti dal vertice della classifica occupato dall'Al-Hilal di Neymar.

Al netto del momento poco brillante, De Rossi e i suoi dovranno prestare attenzione ad alcune pedine degli arabi: oltre all'ex calciatore dell'Atletico Madrid, Carrasco, particolare attenzione dovrà esser prestata ad Habib Diallo, centravanti arrivato in estate dallo Strasburgo per 18 milioni di euro.