Gonalons: "Un onore giocare per la Roma. Potevamo vincere la Champions"
Il centrocampista francese ha parlato degli anni vissuti nella Capitale, raccontando aneddoti ed emozioni vissute in occasione della cavalcata in coppa
A Roma viene e verrà probabilmente ricordato solo come una meteora, ma l'esperienza in giallorosso non la dimenticherà facilmente: Maxime Gonalons ha parlato del suo vissuto in giallorosso, raccontando le difficoltà e le pressioni incontrate in un percorso mai decollato del tutto. Di seguito le dichiarazioni rilasciate dal francese a Gianlucadimarzio.com.
"Innanzitutto è stato un onore giocare per questo club anche se la mia esperienza giallorossa non è durata molto. Se devo usare una sola parola per descrivere questo club, dico Totti. Anche se non abbiamo giocato insieme, quotidianamente lui c'era sempre. L'Olimpico è sempre pieno e i tifosi della Roma sono caldissimi, soprattutto se le cose vanno bene come in Champions League ai miei tempi. C'è che dice che Totti sia quasi importante come il Papa, è stato l'emblema della Roma per tantissimi anni".
Sulla stagione 2017-2018?
"Finimmo terzi in Serie A e raggiungemmo la semifinale di Champions League dove uscimmo per un soffio per colpa della partita d'andata dove ci è un po' sfuggita di mano la qualificazione. A livello emozionale, Roma-Barcellona fa parte dei migliori momenti della mia carriera. In finale avremmo potuto dire la nostra, è una partita secca e può succedere di tutto".
Su Daniele De Rossi?
"È un grandissimo uomo! Giocavamo nella stessa posizione e anche lui fu un capitano emblematico. Trovava sempre le parole giuste quando giocavo al posto suo ma anche quando non ero tra i titolari. Per me è stato importante".
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