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L'ora di andare

Contro la Juventus seconda in classifica e nello stadio più ostile la Roma cerca la prestazione per la sua consacrazione

Lorenzo Pellegrini e Paulo Dybala in azione a Trigoria

Lorenzo Pellegrini e Paulo Dybala in azione a Trigoria (GETTY IMAGES)

PUBBLICATO DA Daniele Lo Monaco
30 Dicembre 2023 - 09:03

Il 2023 del campionato di serie A si chiuderà stasera con la sfida tra la seconda e la sesta squadra della classifica (calcio d’inizio ore 20,45, telecronaca esclusiva su Dazn, radiocronaca obbligatoria su Radio Romanista) che poi sono anche due tra le formazioni più in salute del campionato, considerando che nelle ultime sette partite giocate la Roma ha quattro vittorie, due pareggi e la sola sconfitta di Bologna (magari non solo un caso che sia stata l’unica di queste gare in cui non ha potuto schierare dall’inizio almeno uno tra Lukaku e Dybala) mentre la Juventus è addirittura imbattuta dal 23 settembre (4-2 sul campo del Sassuolo) e da allora ha sommato nove vittorie e tre pareggi, mettendo il turbo e isolandosi alle spalle della capolista Inter. In più la Juventus non ha mai perso in casa quest’anno (unica squadra ad avere lo zero in questa colonna) mentre la Roma è stata indubbiamente penalizzata in questa stagione proprio per il rendimento insufficiente lontana dal conforto dell’Olimpico (due vittorie, due pareggi e quattro sconfitte finora, due delle quali con squadre che occupano una posizione più bassa in classifica).

Ed è esattamente questo il banco di prova più atteso per la partita di domani, come confermano le parole di Mourinho nel prepartita («Serviranno personalità e coraggio per giocare come abbiamo fatto con il Napoli, faccia a faccia. Con il Napoli non abbiamo mai giocato per il pareggio, abbiamo giocato per vincerla. Mi piacerebbe che anche con la Juventus avessimo la capacità di farlo») e come confermano le statistiche specifiche: nella storia, 89 confronti in Piemonte, con 9 vittorie, 23 pareggi e addirittura 57 sconfitte. Da quando si gioca allo Stadium (2012), i bianconeri ne hanno vinte 10, l’anno scorso è finita in parità e in una sola occasione la Roma ha portato via tre punti, nell’inutile partita del campionato dello stop per Covid. Soltanto contro l’Udinese i bianconeri hanno ottenuto più successi interni (11) in Serie A. E in più vanno conteggiate le sconfitte in Coppa Italia, due su due: una con Luis Enrique, un 3-0 senza discussioni, e una con Fonseca, 3-1 anche questo piuttosto netto. Il confronto tra i due tecnici è quasi in equilibrio, ma Mourinho ha una vittoria in più: 5 vittorie, 3 pareggi e 4 sconfitte.

A Torino nella sua carriera ha vinto una sola volta, in rimonta col Manchester United, nella sera in cui poi è andato a rivendicare il successo sfidando i tifosi bianconeri ricevendo in cambio i rimbrotti di Bonucci.
E proprio l’ex bianconero è stato il convitato di pietra della conferenza stampa del tecnico di ieri che senza mai nominarlo ha di fatto rivendicato il diritto di un club di assecondare gli umori dei tifosi, stretti intorno alla Roma e intorno a lui con un’affezione che sembra davvero non conoscere i limiti. E forse l’ingaggio del difensore avrebbe incrinato questo credito. Ma per dar coraggio alla Roma stasera basteranno i 2100 che affolleranno anche stavolta il settore ospiti? Sì perché l’occasione è davvero ghiotta: la Roma arriva all’appuntamento storicamente più ostile in un momento di forma particolarmente favorevole, con Dybala recuperato e arruolato, Lukaku in ottime condizioni e un Bove capace di colmare la casella del centrocampista dinamico che manca a Mourinho dal divorzio con Veretout.

La partita col Napoli è ancora fresca, la prestazione aggressiva una tentazione tattica troppo invitante anche se l’avversario ha altra malizia. Un’eventuale vittoria farebbe decollare definitivamente le ambizioni della squadra giallorossa in campionato, terrebbe nel mirino il quarto posto e forse anche il terzo (il Milan se la vedrà oggi con il Sassuolo) e terrebbe ancora più lontano il Napoli, sempre più in crisi. I bookmakers vedono la Juve favorita (vittoria a 2, sconfitta a 4), ma già sabato scorso il pronostico è stato sovvertito. E dopo Natale quanto sarebbe bello passare un gran capodanno?

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