AS Roma

Un mese di testa e cuore

Nel 2021-2022 solo 11 punti nei big match. Lo scorso anno 2 vittorie e 3 pareggi nei 12 scontri diretti: ora 4 gare per sperimentare le ambizioni giallorosse

Lukaku esulta insieme a Dybala

Lukaku esulta insieme a Dybala (GETTY IMAGES)

PUBBLICATO DA Iacopo Mirabella
22 Dicembre 2023 - 09:16

E' il momento di testare le vere ambizioni di questa Roma in chiave quarto posto, obiettivo di fondamentale importanza per centrare la qualificazione alla prossima edizione della Champions League. Un mese (o quasi) per cercare di dare un segnale forte alla classifica e alle altre big del nostro campionato, pronte a lottare fino all’ultima giornata per rimanere nel treno di testa. Come sempre sarà il campo a dare le giuste risposte alle domande che tutto l’ambiente giallorosso si sta ponendo in queste ultime giornate, in cui la Roma non ha fornito le sue migliori prestazioni fino a questo momento.

Serve rialzare la testa e soprattutto iniziare a far registrare una serie di risultati utili consecutivi per aggredire nuovamente le zone alte della classifica. Il calendario sembra un incubo: si inizia con la sfida di domani all’Olimpico contro il Napoli, il 30 i giallorossi scenderanno in campo a Torino contro la Juventus, per poi tornare tra le mura amiche per la gara del 7 gennaio contro l’Atalanta e infine la trasferta di San Siro contro il Milan a chiudere questo tour de force. Quale migliore occasione, se non quella di incontrare le tue dirette concorrenti per un posto in Champions, per cercare di dare una svolta importante alla stagione. Quattro gare in cui servirà la miglior versione di questa Roma: le assenze non mancano, le difficoltà anche, ma abbiamo imparato che a volte la testa e il cuore lanciano questa squadra oltre l’ostacolo. 

I primi due anni di Mou
Negli ultimi anni i giallorossi hanno faticato negli scontri diretti con le squadre al vertice, un trend che deve essere invertito il prima possibile per evitare di commettere errori che poi potrebbero risultare fatali nella classifica finale. 
Nella stagione 2021-2022, primo anno di José Mourinho sulla panchina giallorossa, la Roma non ha brillato nei big match, facendo registrare 7 sconfitte, 2 pareggi e solo 3 vittorie su 12 scontri diretti, per un totale di 11 punti su 36 a disposizione. Risultati che non le hanno permesso di conquistare il quarto posto e l’automatico accesso alla Champions League. 

Nel secondo anno di gestione del tecnico portoghese, il rendimento contro le big non è migliorato, anzi ha subito un ulteriore calo. A fine anno si possono contare solo 9 punti conquistati nelle 12 sfide ad alta quota, con 2 vittorie a referto: quella di San Siro contro l’Inter e quella dell’Olimpico contro la Juventus. Lasciare 27 punti per strada negli scontri diretti vuol dire autocondannarsi ad abbandonare il sogno quarto posto, troppi passi falsi che non hanno consentito alla Roma di raggiungere il suo obiettivo primario, poi sfiorato nella finale di Europa League a Budapest contro il Siviglia. 

In questi appuntamenti così importanti la dea della fortuna ha spesso voltato le spalle ai giallorossi, che in tante occasioni si sono dovuti presentare a queste sfide senza le loro punte di diamante. Anche in questa stagione la musica non è cambiata: nei 3 big match giocati fino a questo momento, Dybala non è stato presente contro il Milan e contro l’Inter, per poi tornare disposizione di Mou per il derby contro la Lazio, ma anche con il Napoli guarderà i suoi dalla tribuna e punterà a tornare contro la Juventus. In queste quattro partite servirà molto di più della qualità tecnicha e tattica, servirà tanto cuore, tanta grinta, ma anche tanta testa, perché saper gestire un momento così ricco di impegni di questa importanza potrebbe risultare fondamentale.

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