Il Gallo fa 30 e con Lukaku può tornare a cantare
Trent’anni per Belotti, che in attesa del ritorno di Dybala, vuole riscattarsi con Big Rom. Pellegrini, ElSha o Azmoun le alternative in avanti
Non serve chissà quale sforzo di fantasia per immaginare il desiderio che esprimerà oggi Andrea Belotti, spegnendo le candeline sulla torta: tornare ad essere incisivo e, per quanto possibile, protagonista con la Roma. Il Gallo, che oggi compie 30 anni - tanti auguri romanisti -, sta faticando anche in questa stagione ad imporsi, nonostante in realtà il rendimento sottoporta sia decisamente migliorato, con già 6 gol - superate e staccate le 4 reti complessive del 2022/23 - e 2 assist all’attivo, per una media di una partecipazione ogni 104’ in campo. Dopo una partenza più che positiva, l’arrivo di Lukaku l’ha relegato al margine del reparto offensivo e l’inserimento graduale, ma progressivo, di Azmoun ha messo in dubbio anche il suo ruolo da vice Big Rom.
Un calo dimostrato anche dal minutaggio recente, che ha visto Belotti giocare soltanto 81 minuti negli ultimi due mesi di campionato, prima della brutta prestazione - indifiduale e collettiva, a dire il vero - fornita domenica scorsa contro il Bologna, quando Mourinho e la Roma erano rimasti orfani contemporaneamente di Dybala e Lukaku, con un attacco in piena emergenza.
La doppia punta
Il compleanno da festeggiare e un’occasione, a tempo determinato, da sfruttare, per riscattare la prestazione negativa del Dall’Ara e indirizzare il resto della stagione. A Trigoria prosegue l’avvicinamento a Roma-Napoli, altro scontro diretto che segnerà, inevitabilmente, la corsa degli uomini di José Mourinho ad un posto nella prossima e nuova Champions League. La sfida ai partenopei vedrà il ritorno in campo, dal primo minuto, di Romelu Lukaku, che con l’assenza a Bologna ha scontato il turno di squalifica dopo il rosso rimediato per il brutto intervento ai danni di Kouame. Al centravanti belga lo Special One affiderà le chiavi - e le speranze - dell’attacco giallorosso, provando a limitare i naturali e fisiologici danni causati dalla mancanza di Dybala. La Joya, alle prese con la lesione al flessore della coscia sinistra rimediata contro la Fiorentina, con ogni probabilità salterà anche la trasferta in casa della Juventus, tornando direttamente ad inizio 2024.
Napoli e Juve, due gare fondamentali per la Roma, tanto quanto per Belotti e il suo futuro. Il neo trentenne potrebbe agire in coppia con Lukaku - variante tattica già utilizzata da José Mourinho in stagione -, a caccia di un riscatto fondamentale, considerando anche l’Europeo alle porte e la penuria di centravanti per Spalletti.
Le alternative
Belotti, ma non solo, Mourinho ha altre tre vie da poter percorrere per scegliere chi schierare in coppia con Lukaku. Tre scelte che possono incidere anche dal punto di vista tattico sulla Roma. Azmoun, El Shaarawy o Pellegrini le alternative a Belotti, per duettare con Big Rom lì in avanti, ma nessuno di loro sta brillando.
Procedendo in ordine alfabetico, l’iraniano - in grado nei mesi scorsi di impattare bene a gara in corso -, nelle ultime settimane è apparso in calo. La sua anarchia tattica, spesso utile nei finali di partite da rimontare, lo rende caotico e poco efficiente, ma ha le caratteristiche adatte per affiancare un centravanti come Romelu.
Su El Shaarawy, invece, è ricaduta la scelta per giocare con Belotti al Dall’Ara, ma la sua prova è stata tra le più deludenti. La sensazione è che il Faraone non riesca ad incidere da titolare - mai in gol nelle 11 gare giocate dal 1’ in stagione - quanto da subentrato.
Ultimo, non per importanza, Pellegrini. Il capitano ha le qualità idonee per sopperire, almeno in parte, all’assenza di Dybala. Lorenzo sta vivendo la sua peggior stagione romanista, ma Mourinho e la Curva Sud hanno più volte dimostrato di fidarsi di lui. La speranza è che, liberato da compiti più tattici, riesca a sprigionare la fantasia perduta.
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