AS Roma

Sulle spalle di Pellegrini

Il Capitano torna titolare dopo la panchina con lo Sheriff. Appena 529’ in campo in stagione, ma le sue qualità saranno indispensabili con l’assenza di Dybala

Lorenzo Pellegrini sul volo che ha portato la Roma a Bologna

Lorenzo Pellegrini sul volo che ha portato la Roma a Bologna (GETTY IMAGES)

PUBBLICATO DA Fabrizio Pastore
17 Dicembre 2023 - 09:30

Saranno anche aridi, ma spesso i numeri applicati al calcio chiariscono buona parte della lettura dei rendimenti individuali. A patto di evitare la facile tentazione del pregiudizio. Un fardello che da qualche tempo accompagna suo malgrado Lorenzo Pellegrini, troppo spesso vittima di critiche pretestuose, ben al di là di eventuali demeriti. Destino comune a molti giocatori nati e cresciuti con la Roma nel cuore. Eppure il Capitano raggiungerà la doppia cifra delle presenze stagionali soltanto oggi, nella ventiduesima gara ufficiale disputata dalla Roma. Non solo. Fino a questo momento il suo minutaggio si riduce a 529’ complessivi fra campionato e coppa: meno della somma di 6 match interi. Un numero davvero esiguo per lamentare la scarsa incidenza individuale nei risultati collettivi: per ora il contributo del numero 7 si limita a due gol e un assist, lontanissimo dallo standard abituale in maglia giallorossa (97 reti procurate direttamente o tramite passaggi vincenti in 250 partite tonde tonde).

Gli infortuni che lo hanno bloccato a più riprese - prima all’adduttore, poi alla coscia - sembrano finalmente un ricordo e i due mesi circa di assenza consecutiva stanno pian piano lasciando spazio alla ritrovata confidenza con l’impegno agonistico. Il rientro dopo il lungo stop non è però stato semplice: alla discreta prestazione con l’Udinese è seguita la serataccia di Ginevra, prima degli alti e bassi con Sassuolo e Fiorentina e della panchina contro lo Sheriff. Il turno di riposo in Europa si è reso indispensabile per limitare al minimo i rischi proprio in vista di Bologna e del tour de force di fine anno solare, che vedrà la squadra di Mourinho impegnata esclusivamente contro squadre di alta classifica. A partire dalla sfida di oggi al Dall’Ara, dove gli uomini saranno contati nel reparto offensivo e soprattutto mancherà la creatività di Dybala, non esattamente uno qualsiasi nell’economia del gruppo. 

Toccherà quindi proprio a Pellegrini supportare l’attacco, vedremo se accanto a Belotti o qualche metro alle spalle del Gallo e di El Shaarawy. E su quelle di Lollo - per quanto larghe e avvezze al carico - graverà il peso della leadership tecnica, ancora più del consueto in assenza della Joya, che non rientrerà con i compagni prima del 2024. Nella prima stagione targata JM, il Capitano ha assolto il compito a meraviglia, rendendosi protagonista della cavalcata trionfale in Conference a suon di assist e gol, dispensati a piene mani (anzi, piedi) anche in Serie A. Perfino in quella seguente, per quanto travagliata da noie fisiche, ha messo insieme un bottino importante. Con buona pace dei detrattori di professione. E ora è di nuovo il suo turno: in silenzio, facendo parlare soltanto il campo.

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