AS Roma

Pisilli: "Ho realizzato il sogno della mia vita. Con Mou si impara tantissimo"

Le parole del giovane giallorosso andato in gol: "La curva che urla il mio nome? È una cosa pazzesca, non riuscivo neanche a immaginarlo"

Pisilli in campo

Pisilli in campo (GETTY IMAGES)

PUBBLICATO DA La Redazione
14 Dicembre 2023 - 21:24

Un'emozione grande che a parole non è facile spiegare. Nella sfida contro lo Sheriff in Europa League Pisilli trova il suo primo gol in prima squadra e nel post partita il centrocampista romano e romanista esprime tutta la sua gioia ai microfoni di Sky Sport. Di seguito le sue parole. 

Complimenti Nicolò.
“Grazie mille a tutti”.

Questo gol e le lacrime?
“È un’emozione molto difficile da spiegare, è inspiegabile. È un qualcosa che sogno da tutta la vita, io sono romanista fin da quando sono piccolo. Segnare con questo stadio con questa maglia non lo potevo neanche immaginare”.

La Curva che urla il tuo nome?
“È una cosa pazzesca, non riuscivo neanche a immaginarlo. I tifosi della Roma sono speciali, questo lo sanno tutti”.

Avevi già esordito, hai dimostrato personalità perché il gol lo avevi anche già sfiorato.
“Cerco di fare le giocate che ho sempre fatto. Se entri con la paura, è la cosa peggiore che può succedere. Ho cercato di stare il più tranquillo possibile, anche il mister mi ha detto di stare tranquillo e ci ho provato”.

Mourinho ha fatto esordire 13 giocatori. A te cosa ha detto?
“Lavorare con lui tutti i giorni è incredibile, da lui si impara tantissimo. Non ha bisogno di presentazioni, è un onore lavorare con lui”.

Fai anche parte delle giovanili della Nazionale.
“Giocare con la maglia Azzurra è un privilegio pazzesco, sono contentissimo quando mi chiamano e ho la possibilità di giocare con quella maglia”.

Dopo il gol a chi hai pensato?
“È stato un mix di emozioni… non so bene cosa mi sia passato per la testa in quel momento. Ho pensato a tutto il percorso fatto per arrivare qua, a tutte le persone incontrate. Non c’è una persona in particolare”.

Quanto è stato complicato questo percorso? A che età sei entrato nella Roma?
“A 9 anni, quando ero in quarta elementare. Ormai sono 10 anni che sto nella Roma ed è una seconda famiglia per me. Sono cresciuto dentro Trigoria. Tutte le persone dentro Trigoria è come se facessero parte della mia famiglia. Giocare per la Roma significa anche questo”.

A chi ti ispiri?
“Non ho un giocatore in particolare, mi piacciono molto i centrocampisti che si inseriscono. Cerco di guardare tutti, anche quelli che giocano con me. Cerco di guardare chi gioca con me e di rubare il più possibile da loro”.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

CONSIGLIATI