L’Olimpico a voce alta celebra Mou e difende i superstiti
Più di 60 mila sugli spalti: nel concitato finale un canto continuo. Sempre più con lo Special One: uno striscione dedicato al tecnico
L'Olimpico di Roma-Fiorentina è stato decimo e undicesimo uomo in campo. Ha alzato la voce e sostenuto lo sforzo degli uomini di Mourinho. Ed è finita con la squadra sotto la Sud a ringraziare per il supporto avuto per 90’ e soprattutto per il finale in cui lo stadio ha difeso con i denti il risultato insieme alla squadra, decimata dagli infortuni e dall’arbitro Rapuano emotivamente poco stabile. Un finale di partita molto Anni 90, con i due espulsi, i tanti ammoniti e la tenacia dei superstiti giallorossi. Li ha provati tutti i cori la Sud, la squadra ha tirato fuori l’orgoglio nei minuti finali per tenere il risultato di parità reso precario dall’inferiorità numerica dopo le espulsioni di Zalewski e Lukaku.
60.932 spettatori sugli spalti, ancora una volta con un grande protagonista a dargli speranza: José Mourinho. Come sempre acclamatissimo nel momento della lettura delle formazioni, poi al minuto 18 la Curva l’ha omaggiato così: «Gli occhi inebriati di giallorosso, l’anima pervasa da romanismo. José Mourinho romanista a vita». Un cenno del portoghese al coro della Sud come per dire che non era il momento, perché concentrato e focalizzato.
La curva d’altra parte l’aveva già decretato: con lui fino all’inferno. «Fino alla morte con Mourinho», recitava invece un altro striscione in portoghese. Certo è che l’ennesima dimostrazione di fede e fiducia dell’Olimpico al tecnico di Setubal non può non far notizia. In un momento tra l’altro da un lato delicato della sua avventura romanista, vista la scadenza del suo contratto prevista tra poco più di sei mesi, e al tempo stesso di rafforzamento del legame con l’ambiente giallorosso. Non solo per quanto riguarda i tifosi, ma anche e, non conta poco, con la proprietà, ieri compatta in tribuna, mai così esposta affianco al suo allenatore come in quest’ultimo mese. Prove di rinnovo? Non è detto, anzi, Mou continua a dire che non se n’è mai parlato. La proprietà attende forse anche il risultato. I tifosi, invece, ne hanno dato ancora prova: continuano a non essere mai schiavi del risultato.
Applausi per Paulo Dybala, premiato come “player of the month” con in sottofondo la colonna sonora di “Mai sola mai” che il pubblico ha finito per cantare a cappella nell’ultima parte prima del match, uscito anzitempo per l’ennesimo infortunio, a seguito del quale si è spenta la luce della Roma. Da segnalare qualche fischio misto ad applausi per Lorenzo Pellegrini, all’uscita dal campo nei minuti finali e una piccola coreografia di palloncini in Nord a inizio gara.
© RIPRODUZIONE RISERVATA