Comfort José
Riparte il campionato, arriva la carica di Mourinho per la Roma che vuole riprendere la corsa verso le prime posizioni
Se il buongiorno si vede dalla conferenza stampa, aspettatevi un Mourinho in forma come non l’avete mai visto finora. Ieri all’incontro con i cronisti a Trigoria non ha mai chiesto il conto delle domande residue, ha scherzato quasi ad ogni risposta, facendosi ovviamente serio quando le circostanze lo richiedevano (ad esempio quando ha trattato il tema dell’eventuale rinnovo, non ancora proposto a dispetto di colloqui ormai quasi quotidiani con Friedkin), e ha intrattenuto per la prima volta i giornalisti convenuti anche dopo, raccontando a telecamere spente un paio di aneddoti irresistibili dei tempi del suo Porto che per la richiesta discrezione non possiamo riferire, ma che la dicono lunga sullo spirito con cui il portoghese sta affrontando questo momento di ripartenza che non sarà più interrotto almeno fino a marzo, tra quattro mesi.
La full immersion della Roma sul campo comincia oggi contro l’Udinese (calcio d’inizio ore 18, telecronaca esclusiva su Dazn, radiocronaca obbligatoria su Radio Romanista) per il primo di quattro incontri contro squadre di seconda fascia (poi ci saranno Sassuolo, Fiorentina e Bologna) che serviranno da preludio al ricchissimo programma delle feste di fine anno quando di fronte alla Roma che speriamo al completo si presenteranno nell’ordine Napoli, Juventus, Atalanta e Milan, una ogni sette giorni, con l’intermezzo degli ottavi di Coppa Italia con la Cremonese e il possibile quarto con la Lazio (se batte il Genoa agli ottavi).
Quando affrontò l’Udinese di Sottil (l’allenatore esonerato un mese fa e sostituito dal figliol prodigo Cioffi) nello scorso campionato, la Roma era nel bel mezzo della tempesta ormonale dei quarti di Europa League con il Feyenoord, quattro giorni dopo l’andata in Olanda (persa 1-0) e tre prima del ritorno all’Olimpico (con il trionfo per 4-1 ai supplementari): la vittoria per 3-0 con i bianconeri consolidò il terzo posto in classifica. Sì, i nemici di Mourinho tendono a dimenticare che a metà aprile, e quindi a un mese dalla fine del campionato, la Roma veleggiava felice al terzo posto, tre punti sopra il Milan e cinque in più dell’Inter. Ma quella con l’Udinese fu l’ultima vittoria prima di un ciclo di tre sconfitte e quattro pareggi che ovviamente peggiorò la posizione mentre Mou gestiva le forze per arrivare bene alla finale di Budapest. Chiamatele scuse, ma sono la storia della scorsa stagione.
Quest’anno l’Olimpico è diventato un fortino quasi inespugnabile (sono sei le vittorie nelle ultime sei uscite tra campionato e coppa) e la Roma ha ovviamente bisogno di aggiungere altri tre punti, per guadagnare spazio nei confronti delle dirette concorrenti (si potrebbe staccare decisamente la Lazio, e andar sopra all’Atalanta, battuta dal Napoli a domicilio ieri, e anche alla Fiorentina, sconfitta a Milano) e per ammortizzare il pessimo avvio di stagione, quando però la Roma non era ancora la vera Roma. Oggi della squadra agognata ad agosto da Mourinho e da tutti i tifosi mancheranno solo Smalling (perso ormai nell’infermeria di Trigoria) e Renato Sanches, l’uomo che può garantire il passo diverso alla manovra, bloccato - si spera per l’ultima volta - in tribuna.
Ma rientrerà capitan Pellegrini che tornerà a giocare dall’inizio con Dybala e Lukaku dopo quasi due mesi (non capitava da Roma-Frosinone, 1° ottobre). Non è solo per questo, in ogni caso, che i bookmakers danno largamente favoriti i giallorossi: la vittoria della Roma si gioca a 1,50, la sconfitta a 6. La tradizione è decisamente dalla parte nostra: a Roma sarà la sfida numero 50, finora 39 le vittorie, appena 7 le sconfitte. L’unica sconfitta di Mou con l’Udinese è il 4-0 in Friuli un anno fa, con Cioffi sarà invece il secondo confronto (1-1 a Udine il 13 marzo 2022). Dybala aspetta con impazienza la partita: l’Udinese è la squadra italiana a cui ha fatto più gol: già 12. Solo 12...
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