Il limite è il cielo
Contro l’Ajax l’ennesimo exploit di una squadra in continua crescita. Giugliano inarrestabile, ma spicca anche la solidità difensiva e un “nuovo” cinismo
"I limiti, come la paure, spesso sono soltanto un’illusione". È una frase di Michael Jordan, per molti il cestista più forte di tutti i tempi e di certo un atleta che ha ridefinito il concetto di eccellenza nello sport. È anche una frase che può descrivere bene il cammino che in questa stagione sta percorrendo la Roma Femminile, tra il dominio assoluto in campionato e i tanto continui quanto inattesi exploit in Champions League.
Contro l’Ajax al Tre Fontane ne è arrivato un altro e ancora una volta le giallorosse non hanno posto limiti alla propria capacità di imporsi anche in Europa, anche contro un avversario insidioso come le olandesi, certo meno pericolose del Bayern rimontato al 90’ in casa sua al debutto stagionale, ma comunque capaci di battere il Psg alla prima giornata. In un periodo di tanti impegni ravvicinati e sfide chiave la Roma continua a volare andando oltre le potenziali insidie, forte della consapevolezza acquisita di partita in partita e di quello splendido “vizio” di fare sempre un passo in più rispetto ai pronostici.
L’esempio lampante di questa crescita verticale è Manuela Giugliano che giovedì non ha solo fornito l’assist per l’1-0 a Giacinti e siglato il tris a inizio ripresa per la quinta realizzazione personale consecutiva in tutte le competizioni, ma ha condito la sua prova con uno straordinario lavoro di interdizione (14 contrasti a terra vinti su 16), oltre il 70% di passaggi riusciti e una costante presenza in tutte le fasi del gioco. La numero 10 sublima il lavoro del centrocampo guidato dalla perentoria Kumagai con una fantasia e una determinazione che prima d’ora in giallorosso non aveva mai espresso, oltre a diventare sostanzialmente un’attaccante aggiunta in caso di necessità. Lei esulta con la “Dybala Mask” perché è il suo idolo e come per il fantasista argentino nell’11 di Mourinho, rappresenta il faro di una squadra che gira a meraviglia e sa anche gestire come poche i ritmi delle partite cambiando di intensità in base all’avversaria di turno.
Con l’Ajax però hanno brillato praticamente tutte le romaniste, perché come Giugliano si sono messe in evidenza anche le centrali di difesa Linari e Minami (capaci di non dare praticamente mai la profondità da attaccare alle olandesi tenendo altissima la linea) o Bartoli e Di Guglielmo instancabili sulle fasce, o ancora la solita Haavi e le subentrate Greggi, Serturini e Glionna, subito “sul pezzo” anche a ritmi alti. Equilibrio e determinazione a cui si è aggiunto un cinismo che raramente si era visto dalla squadra di Spugna: al Tre Fontane tre tiri in porta per tre gol, a concretizzare ogni singola grande occasione concessa che fosse su calcio piazzato, azione manovrata o errore delle avversarie in fase di impostazione.
Col primo posto nel girone dopo due grandi serate europee, si deve tornare subito a pensare al campionato, finora dominato con 8 vittorie su 8. Da verificare le condizioni di Haavi e Viens ma non sono gravi i problemi riscontrati contro l’Ajax, mentre la squadra oggi si allenerà di mattina in vista della gara di domenica in casa alle 12.30 contro la Fiorentina (insidiosa, ma una possibilità per chiudere con sole vittorie il girone di andata in Serie A). Già superate le 1.000 prenotazioni per il Tre Fontane che potrebbe far registrare un altro tutto esaurito, giusto prima della sosta per le nazionali.
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