Totti per sempre
Quel che ci interessava di Francesco abbiamo smesso di raccontarlo sei anni e mezzo fa. E per quello lo ameremo per sempre
Dei cento minuti e spicci, poco più di una partita, della spettacolare intervista di Ilary Blasi visibile da ieri mattina su Netflix (e già vista da una enorme platea di persone stando almeno alle condivisioni pubbliche, alle recensioni già rilasciate, ai trending topic dei relativi hashtag social, e siamo solo alla prima giornata di vita) ci interessa perlopiù un solo particolare: quell’immagine suggestiva, ancorché solo raccontata, di Francesco Totti che nei giorni successivi al suo commovente addio al calcio se ne stava sul divano tutto il giorno, per più giorni, a riguardare a loop le immagini di quel terribile eppure magnifico evento.
Tutto l’amore condiviso dai romanisti quel pomeriggio del 28 maggio 2017 Francesco se l’è preso a poco a poco, frame by frame è il caso di dire, e nel tempo si è fatto stringere il cuore da ogni abbraccio virtuale che dal campo non poteva aver notato e che le riprese televisive, con quella infinita serie di pianti in primo piano, hanno immortalato per sempre. Viene da piangere ancora oggi, a distanza di sei anni e mezzo, a pensare a che cosa abbiamo perso quel giorno, a che cosa ci è mancato in ognuna delle 327 partite ufficiali giocate dalla Roma da quella sfida col Genoa. E ci commuove un po’ anche pensare a quel che ha perso Francesco, per come viveva il suo mestiere, per come sentiva sotto la pelle quella maglia e probabilmente per come si divertiva con un pallone tra i piedi, tanto da non voler mai ammettere a se stesso che il tempo di calciarlo via e pensare ad altro fosse arrivato da un po’.
Delle bugie, delle corna, delle omissioni, dei dispetti, dei messaggi spiati e dei regali nascosti nelle intercapedini invece ci interessa meno. Netflix ha fatto l’ennesimo colpo, la signora Blasi ha decisamente elevato il gradimento intorno alla propria immagine pubblica, i comportamenti di Francesco saranno biasimati dal solito improvvisato tribunale social e chissà se ne saranno influenzati i giudici del tribunale vero che saranno presto chiamati a decidere come dovrà essere spartito il patrimonio e magari di chi sono realmente i Rolex. Ma sul Romanista di tutto questo continuerete a non trovar traccia. Quel che ci interessava di Francesco abbiamo smesso di raccontarlo sei anni e mezzo fa. E per quello lo ameremo per sempre.
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