Lukaku da record: la sosta rigenera Big Rom
Con i quattro gol all’Azerbaigian è salito a quota 83 reti con la maglia del suo Belgio. Tedesco lo ha gestito, ora è più carico per Mourinho
Tanti gol, poca fatica e un nuovo record da aggiungere alla lista: questo, in sintesi, il bilancio della sosta per le nazionali di Romelu Lukaku. Il centravanti della Roma, dopo un derby giocato come tanti sottotono - e più in generale un periodo di stanca - ha lasciato la Capitale per raggiungere il Belgio e indossare la maglia numero 10 dei Diavoli Rossi, di cui è anche capitano e trascinatore. Due impegni tranquilli - in amichevole contro la Serbia prima e per le qualificazioni europee contro l’Azerbaigian poi - per la formazione del CT Domenico Tedesco, già certa di un posto ad Euro 2024.
Una serenità che ha portato il tecnico a stabilire, insieme al numero 90 giallorosso, una gestione fisica con Lukaku in tribuna nel primo dei due match e in campo per 45’ in quello di domenica sera, tra le mura amiche, contro gli azeri. Un tempo è bastato a Big Rom per indirizzare la partita: 4 gol - 2 di testa e altrettanti di destro - e l’espulsione di Pascual procurata. Già capocannoniere delle qualificazioni al prossimo europeo, con questo poker Romelu è salito a 14 sigilli - record assoluto -, diventando il settimo marcatore di sempre nelle nazionali - raggiunta quota 83 - a -1 dal mito ungherese e del Real Madrid Ferenc Puskas. Quattro reti in 20 giri di lancetta - dal 17’ al 37’ - e tutti a casa. Romelu a Trigoria.
Di corsa da Mou
Anche il calendario, questa volta, ha sorriso a José Mourinho. Con l’ultimo impegno fissato nel tardo pomeriggio di domenica, infatti, Romelu ha avuto tutto il tempo di godersi un’altra mezza giornata in patria con la famiglia, prima di prendere il volo di ritorno verso la Capitale e ritrovare, già oggi alla ripresa degli allenamenti - dopo i quattro giorni di riposo concessi alla squadra -, lo Special One.
Il portoghese avrà così tutto il tempo di poter lavorare nuovamente con Lukaku, a cinque giorni dal ritorno in campo e dalla delicata sfida in programma all’Olimpico - sempre più pieno, si va verso l’ennesimo sold out - domenica pomeriggio contro l’Udinese. Un avversario complicato da affrontare e in grande ripresa - vittoria a San Siro contro il Milan e pareggio casalingo contro l’Atalanta nelle ultime due giornate -, dopo un inizio di stagione balbettante. La vittoria però è d’obbligo, anche considerando i contemporanei scontri diretti tra le 6 squadre che ti precedono in classifica: Atalanta-Napoli, Milan-Fiorentina e Juventus-Inter. Tre punti pesanti per dare continuità all’ottimo rendimento casalingo - 6 successi di fila - e ripartire alla grande nella corsa al quarto posto. Una maratona lunga ancora sei mesi, nella quale Big Rom è l’energizzante a disposizione di Mourinho.
La Champions passa da lui
«Siamo a tre punti dal quarto posto, per me il campionato è iniziato alla quarta giornata». Sarà un caso, ma Mourinho fa partire la Serie A della Roma dalla sfida all’Empoli, la prima in cui ha avuto Lukaku a disposizione dal primo minuto. Da lì in poi, Big Rom non è mai più uscito: sempre titolare nelle successive 13. Anche per questo, un po’ di riposo era necessario e la gestione di Tedesco non può che aver fatto piacere al tecncio di Setubal, che lo ritrova dopo un pieno di energie e umore. Ora Romelu è pronto a trascinare anche la Roma verso il traguardo Champions. Arrivato a fine agosto è già il miglior marcatore della squadra - 9 reti tra campionato e coppa. Soprattutto dai suoi gol dipenderà l’esito della stagione.
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