AS Roma

Da zero a 86 milioni: ecco la mossa di Pinto

La strategia, forzata dalle esigenze finanziarie, sta dando frutti. Il valore dei giocatori svincolati si avvicina alla tripla cifra, in A solo l’Inter ha fatto meglio

Il gm Tiago Pinto a Trigoria

Il gm Tiago Pinto a Trigoria (GETTY IMAGES)

PUBBLICATO DA Diego Sarti
20 Novembre 2023 - 08:49

Una strategia collaudata e vincente. Il mercato giallorosso, da quando la famiglia Friedkin è diventata proprietaria del club, ha letteralmente cambiato faccia grazie ad acquisti mirati e che allo stesso tempo non influiscono eccessivamente sulle casse della società. L’attore principale della produzione americana risponde al nome di Tiago Pinto, uno di quegli interpreti spesso criticato da parte del pubblico giallorosso ma che, numeri alla mano, ha rappresentato un upgrade per le risorse finanziarie del club.

 Da quando il dirigente portoghese è arrivato nella Capitale (ufficialmente il 4 gennaio 2021) la Roma ha voltato pagina dopo il biennio sotto la gestione Petrachi, con l’ex Benfica che ha rianimato la piazza riuscendo a centrare il clamoroso colpo Mourinho sulla panchina. Dopo l’imprevisto arrivo dello Special One, tanti sono stati i dubbi sulla gestione del mercato, primo fra tutti quello riguardante i possibili giocatori richiesti da José in base alle sue precedenti abitudini e le relative disponibilità economiche. Mou sapeva, però, di andare incontro a un’avventura inedita in tutti sensi: una sfida avvincente e intrigante, ma anche densa di rischi, a partire dalle strategie di un mercato necessariamente privo di spese folli.

Da zero a cento
Niente più operazioni a titolo definitivo con altri club, niente più accordi con calciatori ormai agli sgoccioli della carriera, come ad esempio Javier Pastore e Steven Nzonzi. Ma solo giocatori in grado di far crescere la squadra e che allo stesso tempo non costassero molto, a partire dai parametri zero. Il primo ad arrivare da svincolato fu Mile Svilar, oggi sempre più in crescita e titolare fisso nelle gare europee. Successivamente i colpi Dybala, Belotti, Matic e Solbakken nel 2022, per poi arrivare agli acquisti di Ndicka e Aouar, studiati e pianificati da mesi. Certifica la validità di queste operazioni a zero la speciale classifica stilata dal portale Trasfertmarkt, che calcola la somma del valore attuale di tutti i giocatori ancora in rosa acquistati da svincolati. La Roma si classifica al secondo posto come club italiano che è riuscito a generare più valore dai parametri zero, precisamente 86 milioni di euro. In prima posizione c’è l’Inter con 112 milioni. 

Ma oltre agli acquisti a parametro zero, c’è un’altra formula che va di moda all’interno delle mura di Trigoria, ovvero i prestiti. Le prime operazioni di Tiago con questa linea di mercato furono quelle di Sergio Oliveira e Ainsley Maitland-Niles, arrivati nella Capitale per la parte finale della stagione 2021-22. Dopo il trionfo in Conference League, fu la volta del colpo Wijnaldum che fece impazzire la tifoseria, questa volta in prestito con diritto di riscatto, poi non esercitato per le note vicende legate al grave infortunio. A gennaio del 2022, con la formula del prestito oneroso, sbarcò Diego Llorente che oggi rappresenta una delle colonne portanti del reparto arretrato. Tanto che nel passato mercato estivo è stato rinnovato il prestito con il Leeds e nella stessa direttrice si è chiuso, sempre a titolo temporaneo, anche il trasferimento di Rasmus Kristensen.

In prestito oneroso anche l’operazione più importante dell’ultima sessione, ovvero quella che ha portato a Roma Romelu Lukaku: sono 5,8 i milioni sborsati al Chelsea per averlo (per ora) per una sola stagione. Per quanto riguarda il centrocampo, un milione è stato versato anche al Paris Saint-Germain per il prestito oneroso di Renato Sanches. Infine, è arrivato a titolo temporaneo ma con condizioni differenti lo stesso Sardar Azmoun: per l’iraniano la Roma potrà esercitare il riscatto con circa 12 milioni. Tutte operazioni per le quali il club giallorosso dovrà rimettersi a sedere con le controparti a fine stagione, con l’intento di proseguire sulla strada  già intrapresa.

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