Roma no stop: Mourinho in 112 giorni si gioca tutto
Quello passato è stato l’ultimo weekend senza campionato, da qui a metà marzo. La Champions, una coppa da onorare e un sogno europeo da inseguire
La sosta per le nazionali, solitamente, genera nei tifosi la nostalgia del vedere la propria squadra in campo e a ogni tifoso romanista, ne siamo certi, questo fine settimana sarà mancata la Roma. A tutti quelli che hanno appena superato lo scoglio del weekend senza campionato, possiamo dire di stare tranquilli perché il peggio è ormai alle spalle. In questo particolare calendario stipulato dagli uomini del calcio - quelli “paracadutati”, citando Mourinho -, quasi tutti i break per gli impegni internazionali erano concentrati ad inizio stagione, con tre fine settimana - quello appena trascorso era appunto il terzo - dedicati alle gare delle nazionali. D’ora in avanti solo club in campo, tra campionato, coppe nazionali e, per i più fortunati, anche coppe al di fuori dei propri confini. La Roma, ovviamente, rientra fieramente nella terza casistica e ha davanti a sé 4 mesi di passione. 112 giorni di impegni, senza più pause, da domenica prossima - quando in uno Stadio Olimpico, che si preannuncia come al solito tutto esaurito, arriverà l’Udinese - fino al fine settimana del 16-17 marzo, quando si giocherà il match casalingo contro il Sassuolo. Una maratona lunghissima, che non lascerà spazio a partenze nel fine settimana per chi ha la Roma nel cuore e che non cederà il passo neanche alle feste natalizie, con Pellegrini e compagni chiamati a scendere in campo tra le 20 e le 25 volte - il cammino nelle coppe rappresenta il discrimine -, con una partita, in media, ogni 4 o 5 giorni. Un’overdose di passione.
Partenza in quarta
Chi ben comincia è a metà dell’opera. Se è vero, come è vero, che alla Roma servirà continuità di risultati nei prossimi quattro mesi, c’è da dire che un avvio convincente potrebe indirizzare la stagione e i vari percorsi nelle tre competizioni. Dal rientro dalla sosta fino a metà gennaio, infatti, gli uomini di Mourinho scenderanno in campo 11 o 12 volte - l’eventuale quarto di finale di Coppa Italia sarebbe il dodicesimo impegno - tra campionato e coppe. Per quel che riguarda la Serie A, arriveranno i tanto attesi scontri diretti, tutti a ridosso delle festività natalizie, contro Napoli, Juventus, Atalanta e Milan. Match in grado di spostare gli equilibri in una classifica corta e che, per fortuna della Roma, ancora ti attende, nonostante un avvio complicato.
Se le prossime saranno anche le settimane più intense della stagione lo si deve anche al peccato di superbia della Roma maturato a Praga. La sconfitta contro lo Slavia, infatti, ha rimesso in forte discussione la corsa al primo posto nel girone di Europa League, ridando valore alle ultime due gare del girone. Ora i giallorossi sono chiamati a rimediare, battendo Servette e Sheriff e sperando in un contemporaneo e improbabile passo falso da parte dello Slavia. Il tutto per evitare il playoff di febbraio e dare l’arrivederci a marzo all’Europa League. C’è poi da riscattare la brutta eliminazione dello scorso anno in Coppa Italia, con la sorte che ha rimesso la Cremonese sul cammino di Pellegrini e compagni. Superando i grigiorossi, il 10 gennaio si tornerebbe in campo per i quarti, in gara secca, contro una tra Lazio e Genoa.
Focus on Champions
Superato poi quel periodo, Mou avrà un mese intero per dedicarsi soltanto al campionato - dal 14 gennaio all’11 febbraio. Qualora dovesse arrivare il 1° posto nel girone di Europa League, il tempo con sola Serie A si dilaterebbe fino al 3 marzo. Una partita a settimana, niente più solo “allenamentini”, ma tempo prezioso per preparare ogni gara e tentare l’assalto al quarto posto.
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